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Posti limitati al palazzetto, a rischio anche la pallavolo: Mauro De Toma invoca l’intervento delle istituzioni

Isernia verso il baratro: l’agibilità per soli 200 posti al Palafraraccio mette in pericolo anche le attività dell’Effe Sport che milita in B/1. La società lancia l’allarme 


ISERNIA. La “spada di Damocle” dell’agibilità per soli 200 posti nel palasport di Isernia sta creando non pochi grattacapi anche all’Effe Sport Isernia. Con il campionato di pallavolo femminile ormai alle porte (la compagine pentra esordirà sabato prossimo nel torneo di serie B/1 a Manfredonia), la dirigenza sta studiando come organizzarsi nel migliore dei modi in una stagione che si presenta complicata e non solo dal punto di vista agonistico.

“Premesso che, da uomini di sport, va tutta la nostra solidarietà alla società dell’Isernia Calcio a 5 per quanto successo e siamo in apprensione anche per le conseguenze di quanto paventato dal club di basket, devo dire che anche noi ci apprestiamo ad affrontare simili problemi. Se è vero, infatti – afferma Mauro De Toma, presidente dell’Effe Sport Isernia –, che lo scorso anno non abbiamo avuto più di duecento spettatori a partita, che, per assurdo, a questo punto potrebbe essere una fortuna, è anche vero che tolte atlete, tecnici, dirigenti, accompagnatori, arbitri e giornalisti presenti in ogni gara, il numero riservato agli spettatori che potranno accedere al PalaFraraccio diventerà davvero esiguo anche per le nostre gare. Senza calcolare poi l’eventuale presenza di tifoseria ospite che sarebbe inconcepibile rimandare indietro. Insomma un bel rebus”.

Ma, oltre quelli non indifferenti della capienza, i problemi legati al palazzetto dello sport sono anche altri. L’inadeguatezza delle misure antincendio e la mancanza di maniglioni antipanico alle porte di sicurezza costringerebbero la disputa delle gare con le porte spalancate: una situazione impossibile in inverno quando il già normalmente gelido impianto diventerebbe più freddo di un palaghiaccio, con gli arbitri che potrebbero decidere di non far disputare le gare per mancanza delle temperature minime di gioco e conseguente sconfitta a tavolino per la squadra di casa.

“Prima di tutto a me non piacerebbe assolutamente impedire l’accesso in un luogo di sport, tantomeno cacciare qualcuno e, in ogni caso, questa situazione rappresenta una pessima vetrina per Isernia in giro per l’Italia. Le soluzioni? – si chiede De Toma continuando nel suo discorso – noi vogliamo metterci tutta la buona volontà e siamo a disposizione, ma le istituzioni, a tutti i livelli, devono fare qualcosa. Noi non vogliamo assolutamente smettere, dopo 35 anni, di fare pallavolo anche a livello nazionale oltre che giovanile, ma a questo punto davvero rischiamo di dover andare a chiedere ospitalità fuori Isernia”.

                                                                                             Camillo Pizzi

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