Il Molise nella Macroregione del Centro Italia, Tiberio: “Il futuro è questo”

Con il Lazio e con l’Abruzzo, come prevede la proposta di modifica costituzionale presentata in Cassazione da Pier Ernesto Irmici, atteso nei prossimi giorni a Campobasso. L’opinione del leader regionale di Idea sul nuovo assetto istituzionale del Paese, sulle totocandidature e sulle dichiarazioni dell’ex governatore Michele Iorio, che ha invitato il centrodestra a ritrovare l’unità sul suo nome

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CAMPOBASSO. Il Molise nella Macroregione del Centro Italia, con il Lazio e con l’Abruzzo. E il molisano Maurizio Tiberio componente del Comitato nazionale che sostiene la proposta di modifica costituzionale, presentata in Cassazione dall’ex consigliere regionale del Pdl Lazio, Pier Ernesto Irmici.

“Le Macroregioni sono il futuro del Paese, ma non possiamo lasciare ad altri la facoltà di decidere per noi – ha dichiarato Tiberio – io la mia battaglia l’ho lanciata da tempo, da quanto ho sentito la scriteriata proposta Morassut-Ranucci, che di fatto cancella la nostra identità territoriale, visto che prevede lo smembramento del territorio: la provincia di Isernia al Nord, alla regione Adriatica e la Provincia di Isernia a Sud, alla regione del Levante”.

Unire il Molise al Lazio e all’Abruzzo, sostiene Tiberio, offrirebbe invece ben altre garanzie di tipo ‘geopolitico’. Perché il Molise non rappresenterebbe il Sud di una nuova Macroregione, ma l’Est del famoso corridoio Tirreno-Adriatico. Un nuovo assetto longitudinale, che dovrebbe comportare la necessità di rivedere il sistema dei collegamenti, in particolare la San Vittore-Termoli. Con prospettive di sviluppo dovuto ‘all’aggancio’ a due regioni di certo più avanzate del Molise, come il Lazio e l’Abruzzo, con l’esclusione di Roma, capitale d’Italia. E garanzie di stoppare i tentativi di infiltrazioni malavitose provenienti dalla Puglia e dalla Campania.

“Non possiamo considerare questo problema residuale – ha affermato ancora Tiberio – il prossimo Parlamento deciderà sulla nuova organizzazione del territorio e non possiamo permettere di farci dividere dall’alto. Io dico partiamo dal basso, discutiamo, anche su altre proposte, ma facciamolo in Molise”. Quanto alle tappe, la prossima settimana sarà costituito un Comitato molisano sulla Macroregione. Poi inizierà la raccolta delle firme, per supportare la proposta di legge costituzionale, con l’obiettivo di arrivare a 100mila sottoscrizioni, a fronte delle 50mila necessarie. Il 24 ottobre la proposta sarà presentata a Roma, presso l’Associazione stampa estera e nei giorni successivi il promotore Irmici sarà a Campobasso, per tenere un incontro con i giornalisti.

“Pur avendo avuto l’avallo di Idea, il mio partito – ha quindi precisato Tiberio – questa non è una battaglia politica e partitica, qui non c’è centrodestra e centrosinistra, ma c’è la difesa e la salvaguardia del territorio. Non dobbiamo permettere che gli altri cancellino la nostra storia e la nostra cultura. In questo senso è decisivo il ruolo del prossimo Consiglio regionale, che sarà forse l’ultimo del Molise. Visto che a Roma si va verso le Macroregioni”.

E proprio in relazione alle prossime elezioni regionali Tiberio non risparmia una battuta. Riferendosi alle dichiarazioni che l’ex governatore Michele Iorio ha fatto a IsNews sulla necessità di rimettere insieme il centrodestra intorno alla sua candidatura, il leader di Idea puntualizza. “E’ Iorio che non favorisce l’unità del centrodestra, anzi la mina. Non a caso il governatore Frattura lo individua come un suo sfidante e lo chiama a un confronto. Ma la trattativa per individuare il candidato va avanti”. Con un’accelerazione attesa dopo il 5 novembre, quando ci sarà il responso del voto in Sicilia. Un pre-test anche per le Politiche.

C.S.