Il marito della 35enne nigeriana ha presentato una denuncia ai carabinieri, per chiedere di far luce su quello che è avvenuto all’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli. La tragedia subito dopo la nascita di una bambina
TERMOLI. Migrante morta dopo il parto cesareo, il marito della donna presenta una denuncia ai carabinieri e la Procura di Larino blocca l’autopsia, in origine prevista per la giornata di oggi. Una tragedia, quella avvenuta mercoledì sera all’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli, che ha sconvolto la famiglia e i conoscenti della 35enne nigeriana, che viveva in città da un paio d’anni, insieme al marito e a altri tre bambini, assistita dalla Caritas Diocesana, nell’ambito del programma Sprar.
La donna è morta poco dopo aver dato alla luce una bambina, secondo le prime testimonianze raccolte l’ha anche tenuta in braccio prima di sentirsi male. Un crollo improvviso dei parametri vitali, che ha reso vani i tentativi di rianimazione effettuati dai medici dell’ospedale di Termoli. Che cosa è accaduto in quei momenti terribili lo stabilirà l’autopsia, che sarà effettuata dal medico legale nominato dalla Procura, alla presenza dei periti di parte.
Nel frattempo la Caritas continua ad assistere la famiglia della giovane. Annientata da una disgrazia incredibile. Così come sarà assistita quella bimba appena nata e già senza la sua mamma.
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