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Il sottosegretario Baretta a Campobasso: “Il Molise terza regione del Sud per crescita”

Lo ha detto il rappresentante del Governo Gentiloni, intervenendo a un dibattito organizzato dalla deputata molisana del Pd Laura Venittelli sulla legge di bilancio. Il primo confronto con mondo produttivo e sindacale a livello nazionale. Restano i grandi problemi delle infrastrutture inadeguate, dell’accesso al credito, dei ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione


CAMPOBASSO. Il Molise è la terza regione del Mezzogiorno per crescita a livello nazionale, dopo la Campania e dopo la Basilicata, che pure può contare sulla candidatura di Matera a ‘Capitale della cultura’.

Un dato positivo, evidenziato dal sottosegretario all’Economia del Pd Pier Paolo Baretta, oggi a Campobasso per partecipare a un incontro con il mondo delle imprese e dei sindacati, organizzato dalla deputata molisana dem Laura Venittelli, una conoscenza con Baretta iniziata quando il rappresentante del governo Gentiloni era commissario della Cisl in Molise. Quello di oggi è stato il primo confronto sulla legge di bilancio svolto a livello nazionale, come ha evidenziato lo stesso Baretta su Twitter: “Inizia a #Campobasso – ha scritto – incontro su #LeggeDiBilancio con imprenditori e sindacati. Ascoltiamo e raccogliamo proposte”. Proposte che potrebbero concretizzarsi sotto forma di emendamenti, che possono essere presentati entro il 7 novembre.

“Il Pil cresce da dieci trimestri consecutivi – ha chiarito il sottosegretario – una crescita nazionale passata dall’1,1% di aprile all’1,5% dell’ultimo rilevamento. Anche il Molise risente positivamente di questo trend, per quanto il dato di Bankitalia, che parla di una percentuale dello 0,4%, sia di certo inferiore a quello dello Svimez, che parla di un aumento del Pil dell’1,6% nel 2016, addirittura oltre la media nazionale. Sta di fatto che la crescita c’è – ha aggiunto il rappresentante del Governo – e come ha detto il premier Gentiloni siamo confortati, ma non rilassati, per il fatto che abbiamo probabilmente superato il periodo più duro della crisi”.

Baretta ha quindi posto l’accento sull’aumento dell’occupazione: 900mila nuovi posti di lavoro in tre anni, di cui metà a tempo determinato, l’altra metà a tempo indeterminato, che ha portato il numero di lavoratori a circa 23 milioni di italiani, dato paragonabile al 2008, anno ancora pre-crisi. E che pone il Molise ancora una volta in evidenza a livello nazionale, per aumento di lavoro giovanile e femminile.

Resta la necessità di avere posti di lavoro più stabili e tutelati, come hanno rimarcato i sindacati, puntando poi il dito sul tema delle tasse e delle infrastrutture, inadeguate in Molise, come hanno evidenziato in tanti. Questione che si affianca al problema dell’accesso al credito e ai ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, come ha precisato il settore edile, rappresentato dal Ance e Acem.

Al tavolo del confronto il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura e l’assessore alle attività produttive Carlo Veneziale, che hanno illustrato gli interventi avviati a livello regionale per rilanciare l’economia molisana, oltre al senatore del Pd Roberto Ruta e al sindaco e presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista, che ha posto l’attenzione sui tagli ai finanziamenti per i servizi essenziali svolti dagli enti provinciali.

“Le priorità per noi sono i nostri giovani e la riconferma degli strumenti di Industria 4.0 – ha dichiarato il presidente di Confindustria Enrico Colavita – La legge di bilancio va in questa direzione, anche se le misure messe in campo non sono misure shock, come quelle che il nostro sistema industriale aveva chiesto. Infatti sui giovani Confindustria aveva spinto per l’azzeramento del cuneo fiscale e dei contributi per tre anni per i neo-assunti. Nella prossima legge di bilancio c’è invece una misura più “soft” che punta a un dimezzamento triennale permanente”.

In Molise dobbiamo fare rete – ha concluso Laura Venittelli, raccogliendo un appello lanciato più volte durante il dibattito – creare un contatto tra politica e mondo del lavoro. Era questo l’obiettivo di questo confronto, da cui volevamo trarre degli spunti per operare poi in maniera sinergica ed efficace a livello parlamentare con il Governo, che ha dato disponibilità . Siamo consapevoli che la strada è stretta e le risorse sono esigue. Proprio adesso che il cambiamento è in atto ed è veloce occorre essere reattivi e concreti. Ritengo compito delle istituzioni cogliere questa disponibilità e rendere fattiva una nuova fase di cogestione responsabile del cambiamento”.

C.S.

Carmen

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