HomeSenza categoriaRaccolta differenziata, l’Associazione Centro storico: “Correttivi o progetto fallimentare”

Raccolta differenziata, l’Associazione Centro storico: “Correttivi o progetto fallimentare”

Tra le richieste presentate all’amministrazione comunale di Campobasso quello di rivedere la dislocazione degli ecostop nel borgo e di introdurre il servizio porta a porta, per le persone con problemi di mobilità o per le zone più isolate del quartiere


CAMPOBASSO. Raccolta differenziata nel borgo antico, l’Associazione ‘Centro storico’ traccia un bilancio e chiede all’amministrazione comunale di Campobasso correttivi per migliorare il servizio, attivato da cinque mesi.

“La partenza è stata buona, con una discreta partecipazione dei cittadini – ha dichiarato l’Associazione – Siamo stati felici di vedere il borgo libero dagli ingombranti e maleodoranti cassonetti e per questo abbiamo espresso un plauso all’amministrazione, chiedendo di continuare con azioni che valorizzassero ancora di più il millenario centro storico. Riteniamo però che ogni azione innovativa debba essere monitorata e modificata negli aspetti che, molto spesso, non vengono ben valutati in sede di progettazione. Per questo l’Associazione ha saggiato in prima persona e ha ascoltato i cittadini, chi nel borgo lavora, gli operatori volontari e non, in merito alle difficoltà incontrate e che, purtroppo, limitano una maggiore e migliore partecipazione al riciclo dei rifiuti”.

Suggerimenti espressi nell’incontro svolto con l’assessore al ramo Stefano Ramundo, per indicare i punti deboli del progetto, a partire dall’assenza dell’ecostop nella zona di S. Maria della Croce, per cui tutta la popolazione residente nella zona (Piazza dell’Olmo, via Pennino, vico Monticelli, buona parte di via S. Antonio Abate) ha difficoltà a conferire i rifiuti, per la lontananza dei punti di raccolta.

“Abbiamo inoltre suggerito – ha aggiunto l’Associazione Centro storico – di valutare la possibilità di inserire un servizio di raccolta ‘porta a porta’ per i residenti con problemi di mobilità e per chi vive nelle zone più alte e isolate del borgo. Altra forte contraddizione segnalata è la presenza dei vecchi cassonetti in quattro punti del quartiere: ciò comporta che la cattiva abitudine di conferire i rifiuti in qualunque ora e in qualunque giorno resta ancora possibile per chi non vuole adeguarsi alle regole, penalizzando così i cittadini virtuosi che, seppure con difficoltà, osservano il calendario previsto. Pare esagerato, invece, divieto di sosta di 24 ore nei punti in cui l’ecostop sosta per sole tre ore al giorno”.

Nel frattempo nel centro storico non è stato ancora attivato il circuito di videosorveglianza, che consentirebbe un monitoraggio più puntuale della raccolta differenziata con possibilità di individuare e multare i trasgressori, mentre c’è ancora attesa per l’incontro ufficiale tra i cittadini del borgo, l’assessore e i vertici della Sea, la società che cura la raccolta differenziata.

“Esiste allora la possibilità – conclude l’associazione – che la raccolta differenziata, partita sotto i migliori auspici, si risolva in un fallimento, l’opportunità per questa città di evolversi verso le migliori esperienze rischia di naufragare per l’ennesima volta. Ci sembra riduttivo e fuori luogo individuare la colpa della parziale riuscita del piano per la raccolta differenziata in quella parte del popolo campobassano, che pure c’è, ostile ad ogni rinnovamento. Appare chiaro che la responsabilità resta a carico di una amministrazione che continua a restare chiusa nel palazzo, incapace di ascoltare i cittadini e con loro lavorare alla modifica di impostazioni che si dimostrano errate”.

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