La scelta del vertice dell’Unimol divide l’opinione pubblica. L’analisi dell’ex studente Manuele Martelli: “Rischia di trascinare una pubblica università in imbarazzi istituzionali”
CAMPOBASSO. Sta scatenando un vero e proprio dibattito, soprattutto sui social, la partecipazione del rettore dell’Unimol Gianmaria Palmieri all’incontro che, a Termoli, ha visto protagonista il leader nazionale del Pd, Matteo Renzi. Opinione pubblica divisa su tale scelta e ad analizzarla è l’ex studente Manuele Martelli, in una lettera pubblicata da ‘Il Bene Comune’.
“Quando un dirigente della Pubblica Amministrazione, che rappresenta un Ateneo nella sua interezza – si legge nella lettera – partecipa a iniziative dal carattere particolarmente elettorale, è difficile distinguere tra veste pubblica e veste privata e il rischio di trascinare una pubblica Università in imbarazzi istituzionali è piuttosto elevato, soprattutto a pochi mesi dalle elezioni politiche e regionali. Al di là dei rumors che, ciclicamente, a ogni rinnovo del Parlamento e del Consiglio regionale del Molise serpeggiano nei corridoi della politica e che accreditano questo o quell’altro Rettore più vicino a questo che all’altro partito politico, è da osservare con particolare attenzione la proposta portata dal Rettore Ricci all’approvazione del Senato Accademico dell’Università di Foggia: “Ti candidi? Allora dimettiti”.
Sia chiaro, nessuno sta insinuando che il Rettore dell’Università del Molise abbia lecite velleità politiche o che qualcuno voglia candidarlo al Parlamento, è soltanto interessante, da un punto di vista politico-giornalistico, capire gli orientamenti della pubblica opinione rispetto a una norma – già recepita da altri atenei pubblici – secondo la quale per candidarsi a una qualsiasi carica politica sarà necessario prima dimettersi dal proprio incarico all’Università: una proposta inattaccabile dal punto di vista della sobrietà e della giustezza”.
A supporto della tesi di Martelli la proposta normativa, entrata a far parte del nuovo Statuto d’Ateneo dell’Università di Foggia, la quale di fatto sancisce la decadenza del rettore in caso di candidatura. “Cosa ne penserà la pubblica opinione e quale sarà il commento degli osservatori rispetto a una norma che, qualora recepita dall’Università del Molise, cristallizzerebbe e valorizzerebbe quanto riportato dagli art. 1 e 2 dello Statuto d’Ateneo: ‘L’Università degli Studi del Molise, di seguito denominata Università o Ateneo, è un’istituzione pubblica, sede di libera ricerca scientifica, istruzione superiore e alta formazione. L’Università – si legge infine nella lettera – è un’istituzione laica, pluralista e libera da ogni condizionamento ideologico, confessionale, politico o economico’?”.
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