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Area di crisi, fuori i nomi delle imprese: Niro vince al Tar e ottiene l’accesso agli atti

I giudici del tribunale amministrativo hanno annullato il ‘no’ imposto dalla Regione Molise alla richiesta presentata dal consigliere relativa al rilascio dell’elenco dei nominativi che hanno aderito alla manifestazione di interesse


CAMPOBASSO. Area di crisi: il consigliere Vincenzo Niro ha ottenuto l’accesso agli atti. Lo ha stabilito il Tar Molise che annullato il diniego imposto dalla Regione Molise alla richiesta finalizzata al rilascio dell’elenco dei nominativi dei soggetti che avevano aderito alla richiesta di “manifestazione d’interesse agli investimenti nell’Area di crisi industriale complessa, compresa tra le province di Campobasso e Isernia del 12 maggio 2017, nell’ambito del procedimento di attuazione del piano di riconversione e riqualificazione industriale dell’area, gestito di concerto tra la Regione Molise e il ministero dello Sviluppo Economico”.

In sostanza, Niro nell’ottobre 2016 aveva richiesto l’elenco completo delle aziende interessate alla procedura di Area di crisi, che gli era stato negato dalla Regione adducendo generici motivi di privacy. Poi, avviato il ricorso al Tar, al consigliere era stata fornita una documentazione incompleta, priva dei nominativi delle società e dalla quale non si poteva desumere quasi nulla. Al ricorso del consigliere si era opposta la Regione tramite l’Avvocatura dello Stato, sostenendo e anche il minsitero dello Sviluppo era stato chiamato in giudizio. Ma il Tribunale amministrativo del Molise, che si è dichiarato competente a decidere della materia, ha respinto in toto le eccezioni della Regione  e ordinato di fornire gli atti integrali entro 30 giorni dalla comunicazione della sentenza, condannando la Regione al pagamento delle spese processuali. 

In particolare, i giudici amministrativi hanno ordinato alla Regione di consentire a Niro l’accesso agli atti, in quanto il consigliere è “legittimato ad acquisire copia integrale trattandosi di attività conoscitiva funzionale al pieno espletamento del mandato rappresentativo connesso allo status ricoperto, secondo quanto espressamente previsto dagli artticoli 10 e 19, comma 4, dello Statuto regionale e dell’art.103 del Regolamento interno sul funzionamento del Consiglio regionale”.

Il consigliere Niro, che è stato rappresentato nel procedimento giudiziario dagli avvocati Alessandra Carlomagno e Felice Pettograsso, ha espresso piena soddisfazione per la sentenza. “Ringrazio il Tar Molise – ha detto – per aver ristabilito il rispetto per la nostra funzione di consiglieri regionali e le dovute garanzie per il nostro mandato, ma nello stesso tempo non posso non manifestare profondo rammarico per aver dovuto ricorrere all’autorità giudiziaria per veder applicate norme statutarie e regolamentari assolutamente chiare ed inequivocabili, nonché per il fatto che ho dovuto attendere più di un anno, la mia richiesta risale infatti al 9 ottobre 2016, per ottenere atti rispetto ai quali oggi, come è facilmente intuibile, potrebbero risultare oramai inefficaci ogni verifica o valutazione sulla procedura attivata”. “Mi auguro che questa sentenza – ha concluso Niro – metta la parola fine ad una vecchia querelle che ha visto più volte contrapposti l’esecutivo e il Consiglio regionale”.

Il diniego era stato

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