HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLI‘Pentro 2011’, la scommessa di Antonio Valerio sul territorio

‘Pentro 2011’, la scommessa di Antonio Valerio sul territorio

La produzione Doc della cantina ‘Campi Valerio’ verrà presentata presso la sede della cantina a Monteroduni il prossimo 24 novembre  Il vino in questione rappresenta una produzione d’eccellenza del Molise e tra le più rare al mondo, proposto a 610 euro la bottiglia. Il produttore Antonio Valerio spiega la sua filosofia aziendale


ISERNIA. È tutto pronto per la presentazione al pubblico, il prossimo 24 novembre, del fiore all’occhiello della cantina ‘Campi Valerio’: il ‘Pentro’ annata 2001, una produzione Doc piccola ma preziosissima, proposto a 610 euro a bottiglia. La notizia balza agli onori della cronaca attraverso l’agenzia Ansa che ha raccolto anche il commento dell’architetto Antonio Valerio, titolare dell’azienda di Monteroduni che copre tutta la filiera vitivinicola, dall’allevamento della vite alla trasformazione dell’uva, su 14 ettari di vigneti, fino all’imbottigliamento.

ValerioLocandinaUn territorio che sogna e fa sognare attraverso il vino“: afferma l’imprenditore, con l’intento di restituire un’immagine di bellezza autentica del Molise attraverso i prodotti della terra. Un concetto che permea l’intera filosofia aziendale, basata più sull’essere che sull’apparire e che quindi rifugge dalla presenza sulle guide di settore, per puntare solo alle competizioni internazionali. “Non si tratta di una semplice degustazione – spiega Valerio – ma della restituzione del vino a un territorio, di un progetto ambizioso divenuto realtà”. Ed ecco che sul ‘Pentro’ annata 2011 dice: “Uno dei vini più rari del mondo”.  E spiega: “L’annata 2011 segna, tra l’altro, la fine del vecchio disciplinare di produzione a Denominazione di origine controllata, rappresentando l’ultima prodotta con il 55 per cento di uve Montepulciano e il 45 per cento di Sangiovese; dal 2013, saltando il 2012, il Pentro è fatto con l’80 per cento di Montepulciano e il restante 20 per cento con la Tintilia. Il ‘Pentro’ è un esempio di come il territorio vada ‘venduto’ a un prezzo che corrisponda al suo valore intrinseco. Il Molise per me rappresenta il valore aggiunto assoluto delle nostre produzioni – continua Valerio all’Ansa – Un valore che esiste da sempre, testimoniato dalla presenza di un insediamento paleolitico che costituisce, con ogni probabilità, il primo popolamento umano del continente europeo.

vulcanoSono state proprio le condizioni favorevoli del territorio a determinare l’insediamento dell’uomo antico. Il ritrovamento del dentino del bimbo preistorico a Isernia, resto umano più antico d’Italia, ha in sé un enorme valore archeologico. Per me non è rilevante solo il ritrovamento in quanto tale, bensì il luogo: il nostro Molise; un luogo dal quale si originano le sorgenti del Volturno, uno dei fiumi più importanti d’Italia; circondato da montagne che lo cingono in un abbraccio naturale, come il Matese e la catena delle Mainarde; e caratterizzato dalla presenza di un vulcano in territorio di Monteroduni, in località Guado San Nicola, come intuito nel 1882 da Francesco Scioli”. Il titolare dell’azienda ‘Campi Valerio’, nel suo excursus storico, ricorda anche il ritrovamento dell’epigrafe della taverna di Lucio Calidio Erotico nei pressi di Macchia d’Isernia, a testimonianza della presenza del vino in quelle zone fin dal I secolo avanti Cristo. “Se tutti noi acquisiamo maggiore consapevolezza della specificità del territorio, – aggiunge – riusciremo a essere competitivi anche sui mercati più impensabili, come quelli dei collezionisti di bottiglie rare e pregiate“. Il ‘Pentro’, destinato a lungo invecchiamento (oltre 50 anni), arriva in Svizzera, graditissimo a ristoratori di Ginevra e Nyon, e negli Stati Uniti, in particolare New York e Chicago.

La degustazione del 24 novembre, a cura del sommelier isernino Carlo Pagano, sarà aperta a tutti, seppur limitata a 50 posti, prenotabili chiamando il numero 0865493043 o inviando una e-mail a info@valeriovini.it.

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img