L’esame disposto dalla Procura di Campobasso, per capire se l’arresto cardio-circolatorio che ha provocato il decesso del 46enne sia stato dovuto alle botte ricevute o a un malore
CAMPOBASSO. Muore dopo una lite nel quartiere di Fontana Vecchia, sarà l’autopsia, programmata per la giornata di giovedì, a stabilire le cause del decesso di Mauro Lupicino, ufficialmente avvenuto per arresto cardio-circolatorio.
Cosa l’ha causata, se le botte ricevute da M.B., 29enne indagato dalla Procura di Campobasso per omicidio preterintenzionale, o un infarto seguito alla lite, lo stabilirà l’esame, che si svolgerà all’ospedale ‘Cardarelli’, dove la salma dell’uomo si trova da venerdì scorso. I risultati dell’autopsia arriveranno non prima di un mese, ma qualche indicazione potrebbe già trapelare al termine degli accertamenti.
A svolgere l’esame un team medico-legale proveniente da San Severo, nominato dal sostituto procuratore del Tribunale di Campobasso Vittorio Gallucci, che coordina l’indagine svolta dai carabinieri del capoluogo. Militari che stanno cercando di ricostruire le cause della lite, scoppiata sotto la casa dell’uomo e dovuta, sembra, a motivi economici. Finita nel modo più tragico. Con la morte di Mauro Lupicino, che ha sconvolto la città. E in particolare il quartiere popolare di Fontana Vecchia, con diversi residenti della zona interrogati dai carabinieri per ricostruire l’accaduto.
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