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Confronto tra papabili candidati, Sallusti inaugura la campagna elettorale molisana

Il direttore de ‘Il Giornale’ ospite a Castelpetroso per il dibattito tra Frattura, Iorio e Federico. Sugli scenari nazionali ha le idee chiare: “Il centrodestra può vincere” (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA)


ISERNIA. A margine dell’evento/dibattito sul tema ‘Il Molise ai tempi della crisi: la Regione ha un futuro?’, organizzato presso il Centro Messeguè di Castelpetroso da Primo Piano Molise e, dunque, dalla famiglia Ricci, quale occasione di confronto tra i tre papabili candidati governatore: Paolo Frattura, Michele Iorio e Antonio Federico, l’ospite specialeAlessandro Sallusti ha commentato le vicende politiche nazionali e anche la situazione in cui versa attualmente il giornalismo.

Il direttore de ‘Il Giornale’ si è detto convinto della possibilità del centrodestra di agguantare la vittoria alle prossime elezioni, anche grazie alla nuova legge elettorale. Un centrodestra unito ed ‘esistente’ solo grazie alla presenza del suo leader Silvio Berlusconi, condizioni di candidabilità a parte. Sul futuro del giornalismo, sempre più alle prese con i social ma anche con le fake news, Sallusti non ha dubbi: “C’è l’online, ma bisogna trovare un modo per metterlo a reddito, perché il giornalista va pagato”. Di qui l’osservazione: “Se non c’è reddito, non ci sono giornalisti, dunque non c’è informazione”.

Concetti espressi nella videointervista (immagini e montaggio a cura di Pino Manocchio)

Entrando nel merito della realtà locale, invece, il dibattito tra gli aspiranti presidenti del Molise si è acceso in più occasioni, con una serie di recriminazioni su quanto fatto, quanto no o verosimilmente fatto male, a partire dal tema della promozione del territorio, fino ad arrivare ai trasporti e quindi al progetto dell’Autostrada del Molise. Progetto del governo Iorio, tramontato nell’era Frattura a favore dell’elettrificazione della tratta ferroviaria.

Ad accendere la miccia proprio una considerazione del direttore Sallusti, il quale ha ammesso come il Molise non sarebbe al centro dell’attenzione nazionale e ha esortato i presenti – un po’ come Renzi nel giorno precedente – a mettere in campo più ‘passione’, a “regalare un sogno ai molisani”, con scelte forti e magari meno ‘ragionieristiche’. Ed ecco che per il presidente uscente in ogni caso ci sarebbero segnali di ripresa, “una crescita moderata, ma costante”. Un dato positivo “da cui ripartire per creare un ‘modello Molise’ per il futuro”. A fare da contraltare il grillino Federico che, invece, ha evidenziato il tema dello spopolamento riconducibile, a suo avviso, ad “una classe politica non in grado, negli ultimi 50 anni, di cogliere le opportunità”. Per Michele Iorio, invece, la legge dei piccoli numeri non deve essere necessariamente penalizzante, anzi “deve essere vista come un privilegio”. Non è mancato un riferimento alla legge elettorale, all’esame del Consiglio regionale nei prossimi giorni, e non senza polemiche.

Alessandra

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