Come preannunciato il deputato molisano chiede di far luce sulla riorganizzazione dell’esposizione e anche sul trasferimento delle vetrine dal Complesso isernino di Santa Maria delle Monache
ISERNIA. Sollecitato da più fronti, l’onorevole molisano di Mdp Danilo Leva è intervenuto sulla questione del museo delle Tradizioni di San Pietro Avellana, le cui collezioni sarebbero ultimamente oggetto di cambiamenti, e su quella del presunto trasferimento delle vetrine di allestimento dal Museo pentro di Santa Maria delle Monache, chiedendo lumi al ministro dei Beni e delle attività culturali.
“Diversi soggetti sia istituzionali che sociali – ha commentato l’onorevole Leva – hanno evidenziato una serie di criticità relative ai due musei su cui ho ritenuto opportuno interrogare il ministro”.
Di qui l’interrogazione con la quale il parlamentare ha evidenziato come dal 1982 nel comune di San Pietro Avellana sia presente un ‘Museo delle civiltà e del costume d’epoca’ che possiede una delle raccolte più ricche ed importanti relative alla storia delle tradizioni locali e al costume molisano, diretto dalla stessa fondatrice Maria Teresa Di Lorenzo, nominata con delibera comunale. Fatte le premesse, il deputato ha riferito della segnalazione, da parte del gruppo di minoranza al Comune, di una serie di anomalie avvenute all’interno del Museo. “In particolare, – si legge nell’interrogazione – segnala danni e mancanze di materiale di interesse demoetnoantropologico nel nuovo allestimento dei settori”, “spostamenti di materiale archeologico”, operazioni verosimilmente eseguite senza la presenza di “personale esperto in materia di beni archeologici”. Situazione cui hanno fatto seguito: la decisione di alcuni cittadini di ritirare il materiale donato e una petizione popolare atta a chiedere la riabilitazione della direttrice, nel contempo allontanata. Istanza inoltrata all’amministrazione comunale di San Pietro Avellana, alla soprintendenza regionale e al prefetto di Isernia. Ma, ad oggi, ha rilevato Leva: “Nessuna risposta è mai pervenuta”. A ciò si è aggiunta la contestazione dell’UilBact che ha denunciato come “per l’allestimento del sopracitato Museo, sono state spostate alcune vetrine dal complesso monumentale di Santa Maria delle Monache di Isernia, e a seguito di ciò, non si possono aprire le sale del Complesso stesso”. Nel ricordare che ”il Museo ha usufruito nel corso degli anni di finanziamenti pubblici, europei e statali, per un importo complessivo di circa 950.000 euro”, l’onorevole molisano ha chiesto l’intervento del ministro “al fine di garantire che i beni culturali conservati nel Museo siano preservati e custoditi secondo criteri e metodi che non ne pregiudichino la loro conservazione; di verificare, per quanto di competenza, che le procedure adottate – per entrambe le le realtà museali – siano state conformi alla legge”.
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