Particolarmente toccata dall’evento la presidente di ‘Ti amo da morire onlus’, amica di lunga data della famiglia Cancelliere. “La cittadinanza – queste le parole di Serenella Sestito – attraverso l’amministrazione comunale si è unita nel dire ‘no’ alla violenza contro le donne. È molto bello che l’amministrazione tenda la mano finalmente alle realtà associative del territorio, perché noi già lavoriamo tantissimo fuori regione. Isernia, invece, era una candela spenta. Oggi l’affissione della targa in memoria di Stefania ha acceso quella fiamma che dovrebbe tenere uniti tutti quanti verso uno scopo comune che è fatto di sensibilizzazione, di educazione nelle scuole, di cultura, di arte. Uno scopo che è quello di rendere coesa tutta la popolazione, in tutte le accezioni culturali. Ho riscontrato una forte sensibilità da parte dell’amministrazione, che mi ha dato l’incarico di fare questa targa recante una frase del poeta siriano Adonis, scelta da Livio Cancelliere, fratello di Stefania. La sua famiglia rappresenta un esempio incredibile di come l’elaborazione di un dolore riesca a diventare propositiva: loro – ha concluso – sono riusciti a convertire il dolore in amore e speranza”.
Pba
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