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Eccellenza, Isernia al vertice della classifica: parla mister Di Rienzo

Dopo l’1-3 inflitto all’Alife, l’allenatore dichiara: ”Temevamo molto quel campo. Bravi tutti quanti”


di Pierpaolo Amodei

ISERNIA. Nell’ultima uscita dell’anno, quella che ha conferito all’Isernia il titolo di campione d’inverno con quaranta punti in quindici partite, frutto di tredici vittorie, un pari ed una sola sconfitta, mister Di Rienzo ha rinnovato gli elogi ai suoi giocatori, rimarcando il lavoro concreto svolto dagli stessi. “Era una trasferta molto temuta – commenta l’allenatore – Le condizioni del terreno di gioco non hanno per nulla agevolato i miei giocatori; in più mi preoccupava l’assenza di Sabatino in una difesa completamente ‘under’, alla quale porgo i miei complimenti per l’impegno profuso. Mi dispiace aver sofferto nel finale, ma il calcio è anche questo e l’importante era chiudere il girone al comando con un successo”.

L’assenza di Sabatino ha fatto emergere la crescita e la formazione tattica di questa locale e giovane linea a quattro, è così? “Esattamente. Inutile star qui a discutere l’inestimabile valore di Sabatino, uno dei migliori centrali difensivi in circolazione nella nostra regione. Questa giovane linea riporta margini di crescita settimanali, cosa che lusinga e non poco l’intero ambiente”.

Dopo la sosta sarà fondamentale ritrovare quest’Isernia, e perché no, anche in migliori condizioni. “L’ultimo periodo ha fornito diverse risposte sull’intero percorso della squadra, senza l’ausilio di un giocatore come Di Matteo. Siamo stati costretti a fare a meno di lui nella fase decisiva di questa prima parte di stagione, cosa che ha pesato molto. Quel che è stato è stato, dobbiamo guardare avanti, perché a Gennaio riparte un nuovo campionato e c’è da farsi trovare pronti, sperando di ripetere quanto di buono fatto fino ad adesso”.

Abbiamo visto rientrare in corsa al vertice anche il Termoli dopo aver battuto il Vastogiradi e strappato un punto in casa vostra. Può essere una scomoda rivale? “Dal canto nostro, c’è da pensare unicamente a noi. Personalmente, preferisco una corsa a tre, in quanto può riservare un maggior numero di sorprese, oltre ad evidenziare il valore del nostro girone”.

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