Il prestigioso riconoscimento consegnato dal prefetto di Campobasso Maria Guia Federico. La soddisfazione e il messaggio del presidente Cri Molise Giuseppe Alabastro
CAMPOBASSO. Luca Peluso, di Vinchiaturo, volontario del Comitato regionale Molise della Croce Rossa Italiana, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Un prestigioso riconoscimento per un uomo che ha fatto la storia della Croce Rossa regionale, sempre in prima linea nel dare il suo aiuto a bisognosi e colleghi, mettendo a disposizione dei più giovani la sua esperienza maturata nella storica associazione.
E’ stato il prefetto di Campobasso Maria Guia Federico ad assegnare il titolo di Cavaliere a dieci cittadini meritevoli. Per Peluso è stato in particolare evidenziato l’impegno costante nel mondo del volontariato e il contributo nell’assistenza concreta a tanti concittadini che, nel corso della sua attività, hanno avuto bisogno di lui e della Croce Rossa. Una vita spesa al servizio degli altri, con la convinzione che aiutare il prossimo sia un dovere morale, al quale nessuno di noi può sfuggire.
Molte le dimostrazioni di affetto da parte dei colleghi volontari di Luca Peluso, a cui sono arrivati messaggi provenienti da tutti i Comitati locali della regione. Parole di stima e di affetto anche da parte del presidente Cri Molise, Giuseppe Alabastro. “Al Cavaliere Luca Maria Peluso – ha detto – è stato riconosciuto il grande merito di donarsi agli altri, sostenendoli nella concretezza della nostra vita. È un esempio per molti di noi, il mio augurio è che in futuro ci siano altri che possano con convinzione e gioia fare bene il proprio dovere, seguendo esempi come questi, come volontario, cittadino, ma prima di tutto come uomo”.
“Luca Peluso – ha continuato Alabastro – in questi anni ha dimostrato di avere un cuore grande e tanta umanità, non a caso uno dei principi che detta il comportamento di ogni volontario della Croce Rossa. Il riconoscimento ottenuto da Luca – ha concluso – nutre in me la convinzione che il rispetto per il prossimo debba essere messo al primo posto nella scala valoriale, più che mai convinto che il bene donato agli altri, in qualsiasi forma, possa essere una ricchezza per se stessi, ma anche un grande passo in avanti verso una società più giusta e un mondo più civile”.
