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L’ottimismo di Frattura: “Il Molise ora può tornare a sognare”

Ben altre prospettive, ha poi aggiunto, arriveranno dall’attivazione dei progetti contenuti nell’Area di crisi “nella quale, oltre al sottoscritto, hanno creduto da principio solo l’onorevole Leva, il consigliere Petraroia e qualche altro coraggioso, mentre altri, anche competitor politici parlamentari, continuavano a dire che la Regione non avrebbe ottenuto questo risultato”.

Frattura e la metropolitana leggera. In tanti, ha detto il governatore, lo hanno contestato per il progetto del collegamento ferroviario Campobasso-Bojano. “Ma grazie ai 23 milioni di euro destinati al potenziamento della metro leggera tra Matrice e Bojano – ha affermato Frattura – abbiamo ricevuto 30 milioni di euro per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Isernia-Roccaravindola e altri 50 milioni arriveranno dopo l’accordo tra Rfi e Ministero dei Trasporti, per elettrificare anche la linea da Isernia a Bojano e successivamente fino a Campobasso. Di conseguenza per collegare la Campobasso-Roma alla rete ferroviaria veloce”.

E peccato che i treni dal Molise si fermino ancora al famigerato binario 20 bis. “Ma alla stazione Termini i treni diesel non entrano, quando sarà tutto elettrificato le cose cambieranno, nel frattempo saldando i 90 milioni di debiti con Trenitalia siamo passati da essere i peggiori pagatori ai migliori pagatori. Tanto che nel frattempo è stato firmato il nuovo contratto di servizio ed è arrivato il primo dei tre treni Swing”. Quello sul quale Frattura e l’assessore ai Trasporti Nagni sono saliti col cappello da ferroviere, in una foto rimasta ‘storica’.

Frattura si è detto convinto di aver operato nel giusto anche sul tema della sanità, malgrado le proteste per il taglio di reparti e posti letto. “Noi non abbiamo tagliato gli ospedali – ha affermato il presidente – abbiamo invece razionalizzato, facendo anche scelte impopolari, pur non avendo una completa autonomia, visto che questa regione era ed è commissariata in tema di sanità. Stiamo però raccogliendo i frutti delle scelte fatte, con il superamento del turn-over, che ci consentirà di assumere 900 tra medici e operatori sanitari. E questo è un dato di fatto. Entro la fine del 2018, quando con un assetto riorganizzato e i conti in ordine, mi auguro si possa tornare ad avere la totale paternità sull’organizzazione sanitaria regionale, non avremo alcuna difficoltà a ridiscutere su tutto”.

Perché il suo bilancio, ha concluso lodando il lavoro di consiglieri delegati e componenti della Giunta, “senza la quota rosa che è una mia pecca”, è positivo. Quello dell’anno e quello della legislatura. “Altre misure si potevano forse mettere in campo. Ma il mio unico rammarico è per le cose che avrei voluto portare a termine tre anni fa e non a fine legislatura”.

C.S.

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Carmen

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