
In piazza San Pietro, davanti a Papa Francesco, un centinaio di rappresentanti delle storiche confraternite del capoluogo, che trovarono la pace solo dopo la morte di Delicata Civerra e Fonzo Mastrangelo. Applausi al Molise, dopo l’infelice gaffe di Bastianich
CAMPOBASSO. La storia di Campobasso protagonista a Roma. Un colpo d’occhio di grande effetto, quello della sfilata di ‘Crociati e Trinitari’ in piazza San Pietro.
Come era successo per i Misteri e per le ‘Ndocce, che avevano marciato diversi anni fa sotto la finestra del palazzo Apostolico, dalla quale si era affacciato un incuriosito Giovanni Paolo II, stavolta è toccato ai rappresentanti delle storiche confraternite di Campobasso passare sotto il colonnato del Bernini. Con l’eleganza dei costumi, delle armi e delle bandiere, con il simbolo e i colori del capoluogo. Questa volta per Papa Francesco.
Nel giorno dell’Epifania, per far da cornice all’arrivo dei Re Magi nel presepe e all’Angelus del Pontefice, più di 1.300 figuranti hanno sfilato in costume nella piazza più importante della cristianità, per ricordare un pezzo di storia della città.
Da Campobasso sono arrivati circa un centinaio di rappresentanti dell’associazione ‘Crociati e Trinitari’, guidati dal presidente Giuseppe Santoro, a Roma per partecipare a un evento di portata internazionale. Un riconoscimento importantissimo per il corteo rinascimentale di Campobasso, che racconta della storica Pace tra le due congreghe, firmata nel febbraio del 1587, dopo la morte di Delicata Civerra e Fonzo Mastrangelo, ‘Giulietta e Romeo’ alla campobassana’. Ma anche una vetrina mondiale per la città, definita dal giudice di Masterchef Joe Bastianich “un posto sfigato”, con una dichiarazione che ha fatto ‘sollevare’ l’intero Molise. E non solo.
‘Siamo contentissimi del successo che abbiamo ottenuto – ha commentato il presidente dell’associazione Giuseppe Santoro – con l’auspicio che il passaggio in piazza San Pietro ci dia lo slancio per riportare la rappresentazione della Pace anche a Campobasso”. Col rilievo che merita.
C.S.