Regionali, la Venittelli lancia il monito: “Passo indietro per chi rischia con la legge Severino”

La parlamentare dem si esprime sulla politica nazionale e sulla legge elettorale regionale e lancia una buona notizia per i viticoltori molisani: “Per il rosso presto la denominazione di Montepulciano”

TERMOLI. Si definisce una donna di partito. Pertanto a disposizione del Pd per una candidatura al Parlamento oppure alla Regione. Ma soprattutto lancia un messaggio chiaro agli eventuali competitors, o meglio agli aspiranti governatori: “Per dare tranquillità ai molisani e assicurare che il futuro governatore non avrà né sospensioni, né conflitti di interesse, chi è sotto la spada di Damocle della Severino faccia un passo indietro o di lato”.

A parlare è l’onorevole dem Laura Venittelli, in un’intervista a tutto tondo rilasciata al direttore di ‘kcomunicazione’ Antonello Barone per il sito web Primonumero. Nella quale si esprime sia sulla politica regionale che nazionale.

Per quanto concerne quest’ultima, da renziana doc, fornisce un giudizio positivo sul governo a guida Pd: “Sono state fatte cose positive che hanno portato alla ripresa del Paese – afferma – Vado fiera di diversi provvedimenti, come le riforme: quella della scuola, quella della pubblica amministrazione, i processi telematici. E i diritti. Questa è stata la legislatura dei diritti”. L’avvocato piddino guarda poi in casa. Si dice soddisfatta di aver portato avanti “un’attività – che ammette non aver ancora portato i suoi frutti – per la Piana di Venafro”, presentando per la prima volta in Parlamento una mozione sulla Terra dei fuochi all’indomani delle dichiarazioni del pentito Schiavone. Poi impegno per la frana di Petacciato, il fermo biologico, l’indennità per gli operatori della pesca e un decreto ad hoc per la pesca a Termoli.

Ma le note dolenti arrivano sul tema della riforma della legge elettorale. “Una riforma non si fa a due mesi dalla scadenza del mandato – dice lapidaria la Venittelli – La legge elettorale è la regola del gioco e le regole si stabiliscono prima che inizi il gioco. Bene ha fatto il Consiglio regionale ad interessarsi del tema, ma avrebbe dovuto farlo nei tempi per dare la possibilità a tutti di costruirsi un percorso elettorale”. Ma ciò che la parlamentare dem mostra di non aver digerito – come peraltro affermato più volte in passato – è il ‘disconoscimento’ di quanto stabilito nel corso dell’assemblea regionale del Pd, ossia della previsione di tre collegi elettorali (Campobasso, Isernia e Termoli, ndr). “Quella proposta era avanzata dal partito di maggioranza all’interno del Consiglio regionale, veniva fuori da una discussione importante nel Pd ed era espressione degli attivisti”. Da qui scaturiscono la critica alla possibilità di rinviare le elezioni regionali per “evitare il pericolo ricorsi” (citando Frattura, ndr) e la provocazione sulla Legge Severino.

Infine, sollecitata dal direttore Barone, l’onorevole Venittelli esprime un parere sugli attori politici in campo. Se su Iorio chiede di “passare oltre”, su Di Giacomo manifesta stima. Con Patriciello, invece, marca una distanza: “Lui è di Forza Italia e io del Pd”, ma non definitiva: “Sui temi ci si potrebbe confrontare forse, ma al momento no”. Per Ruta auspica la conduzione delle battaglie “all’interno del partito” e da Federico si sarebbe aspettata “un’opposizione più efficace, che non ho visto”. Sull’eventuale candidatura del rettore Palmieri, infine: “Non sono favorevole al ricorso alle personalità della società civile all’ultimo istante”.

L’intervista si conclude, però, con una buona notizia per i viticoltori molisani: presto il rosso potrà utilizzare la denominazione ‘Montepulciano’: “La legge c’è – annuncia – manca solo il decreto attuativo, ma il grosso è fatto”.