È il primo comune ad aver completato i lavori, realizzati con contributo regionale. Al via il controllo del territorio
RICCIA. Arrivano i primi ‘risultati’ del Patto per la sicurezza sul territorio regionale, che consiste nell’istallazione di un sistema di videosorveglianza in 11 comuni molisani, con popolazione superiore ai 5mila abitanti, grazie ad un contributo dalla Regione di 2 milioni e mezzo di euro.
Il primo centro ad inaugurare le telecamere è stato Riccia, con il sindaco Micaela Fanelli che ha commentato: “Questo patto tutela il bene dei cittadini e siamo contenti di essere il primo paese a portare a termine i lavori. Le telecamere, nel rispetto delle leggi sulla privacy, controlleranno il nostro territorio in modo adeguato. Ciò ci fa sentire più vicini alle esigenze dei cittadini perché è la stessa popolazione che lo voleva. Riccia è al confine con le province di Foggia e Benevento, quindi le 21 telecamere monitoreranno il territorio in accordo con la Questura di Campobasso”.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, il Prefetto di Campobasso Maria Guia Federico e il governatore Paolo Frattura. “In questo modo – ha commentato quest’ultimo – si raggiunge una copertura di più del 50% della popolazione del Molise, ora resta da definire cosa fare per il cratere che è a rischio e il 48% del resto della popolazione”.
Il maggior importo previsto di spesa è per il comune di Campobasso, dove verranno installate 140 telecamere per una spesa di 424.000 euro, seguita da Termoli con 83 telecamere (234.000 euro), e poi Isernia con 47 telecamere (185.000 euro).
Gli altri comuni al momento interessati dal patto per la sicurezza sono: Venafro, Agnone, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia e Riccia. Ne hanno fatto, invece, richiesta, nonostante siano al di sotto della soglia di abitanti fissata: Pesche, San Massimo, Pietrabbondante, Sant’Angelo Limosano, Pietracatella e Morrone del Sannio.