La cronista aveva dato la notizia della richiesta del rinvio a giudizio del governatore Paolo di Laura Frattura per la vicenda Biocom, secondo la Procura prima del compimento degli atti obbligatori. La soddisfazione dei difensori dell’imputata Luigi Iosa e Massimo Romano
CAMPOBASSO. Il Giudice per l’udienza preliminare di Campobasso, Maria Rosaria Rinaldi, ha assolto per non aver commesso il fatto la giornalista Giovanna Ruggiero – difesa dagli avvocati Luigi Iosa e Massimo Romano – accusata di aver divulgato nel febbraio 2014 la notizia dell’indagine Biocom a carico del Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura.
Notizia “veritiera, ma intempestiva”, secondo la Procura di Campobasso, che aveva perciò chiesto il rinvio a giudizio della giornalista, in concorso con altre due persone, perché “la notizia avrebbe dovuto restare segreta”, non essendo stati ancora compiuti gli atti garantiti.
La storia risale al febbraio 2014, quando sulla Gazzetta del Molise compare l’articolo ‘Biocom, indagati Frattura e Del Cioppo’, in riferimento all’iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Campobasso del governatore per il finanziamento pubblico (265mila euro) ricevuto dalla Biocom, all’epoca in cui ne era amministratore unico, in funzione di un impianto energetico mai realizzato.
Da qui la denuncia di Frattura, che dopo aver chiesto all’ex direttore della Gazzetta di assumere informazioni sulla ‘fonte’ della notizia, aveva sporto denuncia per associazione per delinquere e violazione della legge sulle associazioni segrete.
Accuse totalmente infondate, secondo la tesi della difesa della giornalista, rappresentata dagli avvocati Iosa e Romano, i quali hanno contestato punto per punto le tesi della Procura e chiesto il rito abbreviato per dimostrare subito l’estraneità della Ruggiero. Tesi accolta dal Gup di Campobasso, che all’esito di una lunga discussione ha assolto la Ruggiero con formula piena, per non aver commesso il fatto.
Sconfessata quindi la tesi del denunciante Paolo Di Laura Frattura, costituito parte civile nel processo per sostenere l’accusa in giudizio a carico della Ruggiero, anche a fronte della posizione del pubblico ministero che all’esito della discussione aveva chiesto l’assoluzione con la formula dubitativa, per insufficienza di prove.
“Una pronuncia ineccepibile che sancisce la totale estraneità della nostra assistita a qualsiasi addebito e fa salvo il sacrosanto diritto di cronaca giornalistica”, è il commento degli avvocati Iosa e Romano. Le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.
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