Isernia, il comitato Giovanni XXIII programma le attività per le scuole sicure

Il gruppo è aperto alla cittadinanza per perseguire la sicurezza degli edifici scolastici e la qualità dell’offerta formativa negli istituti pentri. In cantiere diverse attività


ISERNIA. Resta in primo piano il tema della sicurezza degli edifici scolastici nella città di Isernia. Ed ecco che i genitori si organizzano. Come preannunciato nei giorni scorsi, si è costituito ufficialmente ieri il comitato di volontariato “Giovanni XXIII”, che ha redatto un proprio statuto, mettendo in cantiere una serie di attività.

“Un comitato libero e spontaneo, senza scopo di lucro, – si legge appunto nello statuto – apartitico, non assistito e direttamente orientato ad affrontare le problematiche relative all’istruzione dei ragazzi frequentanti le scuole della provincia di Isernia, con particolare attenzione alla sicurezza dei plessi scolastici, alla qualità dell’offerta formativa, all’attività educativa, ludica e sportiva dei ragazzi. Le finalità del Comitato – precisa l’articolo 5 – sono rivolte a garantire alle famiglie e ai rispettivi figli frequentanti gli istituti di ogni ordine e grado, pari opportunità, pluralità di offerta formativa e sicurezza dei plessi scolastici. Il Comitato può intervenire con proposte, interpellanze, verifiche e ogni altro atto idoneo al raggiungimento dello scopo, presso l’Amministrazione locale nell’ambito dei Comuni della provincia di Isernia”.

Un gruppo aperto che ha inteso passare subito dalle intenzioni ai fatti. Infatti lo stesso ha già calendarizzato, oltre alla presentazione delle proposte relative all’allocazione delle scuole materna, elementare e media dei due istituti isernini avvenuta lo scorso 17 gennaio presso Palazzo San Francesco, una serie di  iniziative. In programma attività per coinvolgere la cittadinanza e informarla sulle sorti della scuola dell’obbligo nel capoluogo pentro, tra cui un’intervista televisiva, in programma nei prossimi giorni, alla dirigente scolastica Rossella Simeone e ai portavoce del comitato, atta “a fare chiarezza riguardo la futura attribuzione del nuovo plesso scolastico in costruzione in zona San Leucio”.

Non è tutto. Verrà incalzata l’amministrazione sui progetti in proposito e verrà chiesto di commentare – si apprende dai promotori del comitato – gli effetti della recentissima sentenza della Suprema Corte di Cassazione penale, sez. VI, n. 190 dell’8 gennaio scorso, secondo la quale “risponde di omissione di atti di ufficio il sindaco che non chiuda un edificio scolastico non rispondente ai canoni tecnici antisismici, anche se l’immobile è situato in una zona a bassa densità sismica”. L’attenzione, dunque, resta alta.