Diabetici, l’impegno di Di Perna: Comune pronto all’ascolto

Attivo un nuovo servizio per i malati. Ad annunciarlo l’assessore alle Politiche Sociali: “Per ritirare i presidi necessari presso l’Asrem è possibile delegare un assistente sociale messo a disposizione”. In futuro altri interventi

ISERNIA. L’assessore alle Politiche sociali al Comune di Isernia, Pietro Paolo Di Perna, ha incontrato alcuni giorni fa, a palazzo San Francesco, i cittadini diabetici, al fine di avere reale contezza delle difficoltà che affrontano quotidianamente le persone affette da tale malattia, per poi intraprendere interventi sempre più mirati in loro favore. Nell’occasione, l’esponente di giunta d’Apollonio ha comunicato agli intervenuti l’attivazione di un nuovo servizio dedicato da parte dell’Ambito sociale territoriale di Isernia.

“Poiché sento spesso parlare di problemi vissuti da chi è affatto dalla patologia del diabete – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali – ascoltando numerose persone che hanno manifestato difficoltà, ho sentito l’esigenza di attivarmi in tal senso. E, per prima cosa, ho deciso di convocare un incontro con i cittadini che presentano la patologia, per cercare di avere un primo quadro della situazione e capire, nello specifico, cos’è che non va, quali sono i disagi più riscontrati. Per quanto riguarda ovviamente le possibilità e le competenze del Comune – ha proseguito – vorrei fare la mia parte. Con la riunione si comunica ai cittadini che l’Ambito territoriale di zona ha attivato un servizio dedicato alle persone diabetiche. Attraverso una delega fatta all’assistente sociale – ha spiegato – è possibile far ritirare direttamente i presidi necessari presso la Asrem. Quindi una persona affetta da diabete, che non ha la possibilità di deambulare o non ha la possibilità di recarsi all’Asrem, può delegare il servizio all’assistente sociale dell’Ambito territoriale”.

Questo un primo passo. “Vogliamo costruire un percorso che consenta ai malati di far valere i propri diritti – ha concluso Di Perna – e di provvedere nel caso in cui ci siano aspetti e servizi da migliorare. In tal senso mi farò portavoce e promotore di qualsiasi iniziativa che possa essere utile a migliorare la qualità della vita. Si è trattato del primo incontro, un primo passo per iniziare ad ascoltare le esigenze dei malati”.