Politiche, Veneziale verso la candidatura: per lui Collegio uninominale alla Camera

E’ questa l’ipotesi più probabile, a poche ore dalla chiusura delle liste, che dovranno essere presentate, a partire da domenica 28 gennaio, presso la cancelleria della Corte d’Appello di Campobasso. Oltre a spiegare perché ha deciso di dare la sua disponibilità al partito, l’assessore quantifica anche la spesa esatta dello sdoppiamento del voto in Molise: 900mila euro

CAMPOBASSO. Elezioni Politiche, Carlo Veneziale verso la candidatura alla Camera dei Deputati con il Partito democratico. Un nome, quello dell’assessore regionale alle Attività produttive, sul quale ci sono pochi dubbi, a poche ore dalla chiusura delle liste, che dovranno essere presentate domenica 28 gennaio e lunedì 29 gennaio, dalle 8 alle 20, presso la cancelleria della Corte d’Appello di Campobasso.

Al contrario del governatore Paolo di Laura Frattura, che si è tirato fuori dalle Politiche, dando la sua “disponibilità al partito a proseguire l’esperienza alla guida della Regione”, Veneziale ha subito detto sì a impegnarsi per ‘trascinare’ la squadra del Pd a livello regionale. Nel collegio uninominale della Camera, composto dalla provincia di Isernia e da diversi comuni della provincia di Campobasso, dall’area triventina a quella matesina, fino ad arrivare al Fortore.

“Ci sono state diverse riunioni – ha spiegato l’assessore – durante le quali è stata chiesta la disponibilità a chi, temporaneamente, è chiamato a rivestire un ruolo con una visibilità regionale. Ho confermato la mia totale e assoluta disponibilità nei confronti del partito, perché dietro una tessera c’è la possibilità di avere onori, quando si tratta di ricevere incarichi importanti. Ma c’è anche l’obbligo di assumersi oneri quando c’è da fare una competizione elettorale e, nel frattempo, si ha la possibilità di ricoprire un ruolo”.

Veneziale dunque in corsa per le Politiche. L’assessore al momento non si sbilancia su una sua eventuale candidatura anche alle Regionali. “Vedremo – afferma – resto a disposizione del partito. Lo sono in questa occasione e, in funzione di come andranno le cose e delle scelte degli elettori, prenderemo le nostre decisioni alla luce dei risultati. Aspettiamo innanzitutto che la candidatura diventi ufficiale. La mia – lo ripeto – è solo una disponibilità data ai vertici regionali del partito e loro ne possono disporre come meglio ritengono. Qualora questa disponibilità si dovesse tramutare in concreta occasione di candidatura – ha precisato – aspetteremo l’esito delle elezioni. Insomma, un passo alla volta, seguendo l’evolversi degli eventi”.

Intanto una cosa Veneziale la puntualizza. La spesa precisa della doppia tornata elettorale: Politiche il 4 marzo, Regionali il 22 aprile. Non si tratta di due o di tre milioni di euro, afferma. Come evidenziato da più parti.

“La spesa effettiva – ha dichiarato l’assessore – è di 900mila euro. Tutto il resto sono fantasie. Lo ha certificato il Consiglio regionale, quando ha dovuto approvare l’emendamento al bilancio, con cui ha stabilito che per Regionali la spesa è al di sotto del milione di euro. Risorse vincolate destinate allo svolgimento delle elezioni, come sempre accade. Nell’ipotesi in cui si tengano insieme (Regionali e Politiche) c’è un protocollo tra Prefettura e Regione Molise, che prevede che un terzo di queste spese siano a carico della Regione e due terzi a carico del governo nazionale. Ma il Consiglio regionale – ha concluso – ha iscritto in bilancio 900 mila euro ed è ragionevole supporre che sia quella la spesa effettiva”.