HomeNotizieCRONACAAssaltano il postamat e puntano la pistola contro i carabinieri: un arresto

Assaltano il postamat e puntano la pistola contro i carabinieri: un arresto

Si tratta di un 45enne di Santa Croce di Magliano, nella cui rimessa agricola è stata trovata l’auto utilizzata dai malviventi. Ricerche ancora in corso con l’elicottero


CAMPOBASSO. Furti agli uffici postali del Molise, i carabinieri hanno sventato il colpo al Postamat di Bonefro e arrestato una persona. Le ricerche dei malviventi, anche con l’utilizzo di un elicottero arrivato da Pescara, sono ancora in corso.

E’ successo questa notte, quando su disposizione della Compagna dei carabinieri di Larino, una pattuglia della stazione di Bonefro ha intercettato una Lancia Delta, risultata rubata a Manfredonia. Gli occupanti dell’auto erano impegnati a piazzare, con la tecnica detta della ‘marmotta’, l’esplosivo di notevole potenza distruttiva presso il bancomat dell’ufficio postale di Bonefro, nel centro del paese e molto vicino ad abitazioni di famiglie, anche con la presenza di bambini.

I cinque malviventi, alla vista dei militari, sono risaliti velocemente in auto puntando una pistola contro i carabinieri, che a loro volta hanno esploso tre colpi coltro la macchina, nel tentativo di bloccarla. Ma i componenti della banda sono riusciti a seminare i carabinieri, cospargendo sulla strada centinaia di chiodi, che hanno bucato le ruote di 3 mezzi della compagnia di Larino, nel frattempo arrivati in supporto.

La macchina dei fuggitivi è stata poi localizzata nelle campagne di Rotello, all’interno di una azienda agricola gestita da un persona già nota ai militari, con a bordo tutti gli attrezzi utilizzabili per il colpo: fiamma ossidrica, passamontagna, ariete, chiodi e arnesi da scasso. Il titolare dell’azienda agricola, un 45enne di Santa Croce di Magliano, è stato arrestato per favoreggiamento personale e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le ricerche dei malviventi invece continuano.

L’esplosivo è stato bonificato dagli artificieri della Questura di Pescara. La targa della Lancia Delta, è poi emerso, è risultata modificata artigianalmente.

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