HomeNotizieCRONACALuce e gas, aumenti in bolletta: ecco a chi tocca pagare

Luce e gas, aumenti in bolletta: ecco a chi tocca pagare

REDAZIONALE/ Nuovi costi per determinati tipi di utenze: la società 2G Energia di Isernia fa chiarezza 


Hai un garage, un deposito, una rimessa cui è collegata un’utenza di energia elettrica con contatore da 1,5kw? Avrai un aumento in bolletta di circa 79 euro annui.

La 2G Energia, società di vendita attiva sul territorio molisano e sita in Isernia, via Libero Testa, al n. 260, desidera tenere informati tutti gli utenti di luce e gas sulle dinamiche del mercato. A tal proposito, si sente in dovere di spiegare cosa sta succedendo ai costi delle bollette della luce. La società, difatti, intende partire dai primi cambiamenti del 2016 fino ad arrivare al 2018, che è appena iniziato, per dimostrare e spiegare se, effettivamente, ci saranno degli aumenti e, soprattutto, in quali casi e di quale entità.

“Ci teniamo a specificare che abbiamo analizzato le tariffe e le tabelle che l’autorità della luce e del gas ci ha fornito – informano da 2G  – Sulla base di queste, vogliamo fare un po’ di chiarezza sull’argomento”. Secondo quanto riportato dagli organi di informazione, sono previsti aumenti di circa il 5% sul gas e di circa il 5.3% sulla luce con una spesa maggiorata che si aggira intorno ai 79 euro a famiglia. Tali aumenti però riguardano sicuramente il costo del singolo kilowatt, ma non specificano e soprattutto non riportano quelli che sono gli incrementi sugli altri costi riportati in bolletta e determinati dalle delibere emesse dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Si parla, in dettaglio, di aumenti determinati dalla crescita di approvvigionamento per l’energia, costi di dispacciamento e oneri di sistema. Queste sono voci che si trovano in bolletta e che, si badi, non hanno nulla a che vedere con il gestore, e dunque con il costo dell’energia per singola unità, bensì riguardano i costi obbligatori da versare al distributore e allo Stato.

Andando a ritroso. Un primo cambiamento nelle fatturazioni c’è stato nel 2016 con l’aggiunta del canone Rai. Tali modifiche interessavano tutti gli intestatari di una fornitura elettrica, indipendentemente se di residenza o meno, e solo in caso di doppie e multiple utenze venivano riconosciute esclusivamente sulla fornitura a cui era intestata la residenza. Successivamente, nel gennaio 2017 ci fu un secondo cambiamento caratterizzato dall’aggiunta di un costo fisso per quanto riguarda gli oneri di sistema sulle utenze domestiche non residenziali (seconde case), pari a circa 11 euro mensili stabiliti dall’Autorità della luce e del gas. Tale costo fisso ha generato pertanto un aumento sostanzioso sulle bollette di luce, portando tutte le utenze domestiche non residenziali a dover sostenere un costo annuo pari a 127 euro in più rispetto agli anni precedenti. Venivano, dunque, dispensate le utenze domestiche residenziali.

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