‘No Tunnel’, i documenti nelle mani della presidenza del Consiglio dei ministri

Ora la Segreteria dovrà decidere quando aprire la discussione in merito al nuovo piano urbanistico di Termoli, ma potrebbero passare anni


TERMOLI. La Presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe impiegarci diversi anni per aprire una discussione in merito alla vicenda del nuovo piano urbanistico della città, o del Tunnel. “Oggi abbiamo avuto un incontro con la Direzione Generale del Consiglio dei Ministri in merito all’affaire Tunnel. L’iter di acquisizione della documentazione è praticamente terminato. Ora tutto il fascicolo dovrà essere consegnato alla Segreteria della Presidenza dei Ministri per essere discusso”.
Riferisce Nino Barone, uno dei leader del comitato ‘No Tunnel’ appena rientrato da Roma, a tutti i presenti all’assemblea pubblica organizzata dai Comitati ieri sera, lunedì 29 gennaio.

tunnel2jpgLa palla, a questo punto, passa nelle mani della “Segreteria dei Ministri – continua Barone – potrebbero passare anche diversi anni. Ad esempio, ci hanno riferito, in merito alla questione turbogas di Sulmona hanno impiegato due anni”. 

La sala della parrocchia di San Timoteo è semivuota ma il clima che si respira è pieno di speranze forte forte di una battaglia che negli anni è andata sempre aumentando. “Abbiamo portato temi importanti sul tavolo nazionale, un motivo di orgoglio e di vanto per questo Comitato e per tutta la città di Termoli – afferma Luigino Vitulli – Sarà il Consiglio dei Ministri a doversi esprimere per quanto riguarda il tunnel. E’ un risultato importantissimo”.

Secondo l’esponente del ‘No Tunnel’ “il Comune sta svendendo tutta la città e questo lo ha fatto approvando un piano regolatore nascosto a febbraio 2017. Ci sono 5 milioni di euro, provenienti dai fondi europei e dalla programmazione 2007-2013, che non sono ancora stati investiti e rischiano di tornare indietro. Perché non li utilizzano per le opere pubbliche come la viabilità o l’ex cinema Adriatico? Credono che il privato possa aggiustare la città, ma è compito loro”.