Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità l’introduzione del nuovo strumento. Il sindaco De Vincenzi: “Siamo tra i primi in Italia. Il nostro è stato un atto di civiltà”
PESCHE. È stata approvata, all’unanimità, dal Consiglio comunale di Pesche, l’istituzione del Registro per il Biotestamento.
Recependo l’istanza di una cittadina, l’amministrazione si è attivata per affrontare il tema convocando appunto una seduta ad hoc dell’assise civica. E dieci consiglieri hanno dato il via libera all’introduzione del Dat.
“Siamo il primo comune del Molise – ha commentato il sindaco Ido De Vincenzi all’Ansa – a dotarci di questo strumento. Forse anche il primo in Italia, considerando che la Legge nazionale è esecutiva da domani. Il nostro – ha aggiunto – è stato un atto civiltà”.
Il primo cittadino ha poi spiegato di non temere neanche rimostranze, in considerazione del fatto che in Molise, al momento del via libera della Camera al ddl sul biotestamento, ci furono diversi parroci che decisero di suonare le campane a morto, in segno di protesta. “Siamo usciti da questa fase di proteste – ha detto – un po’ come accadde con la Legge per l’aborto. Il Registro è un obbligo morale per una nazione che si definisce democratica. Ognuno deve avere la possibilità di fare liberamente le proprie scelte”.
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