Processo di Bari, ufficiale: Frattura indagato per calunnia

Il governatore: “Notificato solo ieri. Vado e ascolto quello che mi dicono. Avrò tutte le possibilità per puntualizzare tutti gli aspetti della vicenda”

CAMPOBASSO. Notificati ieri al presidente della Regione, Paolo Frattura, e al suo avvocato, Salvatore Di Pardo, gli avvisi di garanzia della Procura di Bari per l’ipotesi di calunnia nei confronti della direttrice di Telemolise, Manuela Petescia, e del magistrato Fabio Papa, accusati dal governatore di aver perpetrato ai suoi danni un ricatto, finalizzato all’ottenimento di una legge per l’editoria a favore dell’emittente televisiva molisana. E assolti il 4 maggio 2017 dal gup di Bari, Antonio Diella, ‘perché il fatto non sussiste’.

A lanciare la notizia, anticipata già nel settembre scorso, l’Ansa che ha raccolto anche il commento del presidente Frattura. “Vado e ascolto quello che mi dicono – ha affermato – non so cosa dire prima di andare. Preciso che solo ieri mi è stato notificato l’avviso di garanzia. Qualora dovessi essere indagato, avrò tutte le possibilità per dimostrare, circoscrivere e puntualizzare tutti gli aspetti per i quali non ho avuto alcuna possibilità di farlo in quanto gli indagati avevano fatto richiesta di rito abbreviato. Prima di esprimere qualsiasi tipo di valutazione, – ha aggiunto – vorrei leggere le motivazioni della sentenza. Serve un po’ di prudenza prima di esprimersi”.

Le motivazioni sono state depositate, in 157 pagine, dal giudice Diella a ottobre 2017.