La Squadra Mobile ha denunciato un uomo residente in città e una donna rom. Le indagini hanno portato alla luce storie di minacce, vessazioni e aggressioni ai danni delle vittime che hanno trovato il coraggio per chiedere aiuto
ISERNIA. Usura ed estorsione: fenomeni che non risparmiano il territorio di Isernia. Lo testimoniano, ancora una volta, gli ultimi episodi portati alla luce dalle indagini della Squadra Mobile che hanno consentito di denunciare un 46enne residente in città e una rom di 40 anni. Due storie diverse accomunate dal coraggio delle vittime, che superando timori e paure, hanno trovato la forza per chiedere aiuto.
La prima vicenda, che ha permesso di denunciare il 46enne isernino, è iniziata nel 2014. Dalle ricostruzioni della Mobile è emerso che la vittima aveva ricevuto un prestito di mille euro da un conoscente con il quale aveva pattuito la corresponsione di una rata mensile di euro 250 a titolo di interessi passivi, fino al pagamento in un’unica soluzione del prestito iniziale. Il saldo finale di fatto non era avvenuto per le precarie condizioni economiche della vittima che fino al marzo dello scorso anno ha versato al suo aguzzino 6mila euro.
Esasperato dalla situazione la vittima ha chiesto l’intervento della polizia. L’indagine ha consentito di ricostruire, anche attraverso accertamenti tecnici, il prestito ricevuto e il pagamento delle rate mensili. Inoltre in più di un’occasione il 46enne non aveva esitato a pretendere il pagamento delle rate mensili minacciando la vittima ed i suoi familiari. Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno consentito di formulare nei confronti dell’uomo l’accusa di usura ed estorsione, mettendo fine all’incubo in cui la vittima era precipitata.
La seconda storia, invece, è venuta a galla da un’aggressione subita da una donna rom, medicata al pronto soccorso del ‘Veneziale’ con una prognosi di sette giorni. Gli agenti della Mobile, conquistata la fiducia della vittima, sono riusciti a ricostruire una vicenda di usura ed estorsione. La donna, infatti, ha dichiarato di aver ottenuto da una sua conoscente, anche lei di etnia rom, un prestito di euro 3500 che aveva restituito interamente con rate mensili chiedendo aiuto anche ai propri familiari.
Nonostante l’estinzione del debito la 40enne ha sempre continuato a vantare un credito nei confronti della vittima, minacciandola ripetutamente, fino ad aggredirla fisicamente. Le indagini hanno consentito al personale della Squadra Mobile di deferire la donna per i reati di usura, tentata estorsione e lesioni personali.
Deb.Div.
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