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Venittelli: “Innamorata di Isernia e della sua provincia”

L’INTERVISTA/ L’esponente dem in campo per rappresentare tutto il Molise, per garantire la tutela dei territori e progettare un futuro migliore 


ISERNIA. Laura Venitelli  in campo per Isernia. La deputata del Pd, termolese doc e candidata al Senato, evidenzia il suo legame con la provincia pentra e la città di Isernia, da lei frequentata spesso e volentieri, per rappresentarne gli interessi e le necessità come si deve in Parlamento. 

Deputata nata e residente a Termoli, ma presente, nei cinque anni passati in Parlamento,  su tutto il  territorio molisano, senza mai dimenticare, anzi guardando con grande attenzione ad Isernia.

“Sono davvero felice di poter fare campagna elettorale per il Senato su tutta la Regione e, quindi, anche ad Isernia e provincia . Sono termolese ed  orgogliosamente molisana. Adoro, infatti, tutta la mia regione e in questi anni mi sono ‘innamorata’ del capoluogo pentro e dei diversi centri di quella provincia cui mi lega un affetto davvero speciale. Negli anni, infatti, ho stretto legami forti e profondi con un gruppo fantastico di amministratori e militanti del PD. Legami che vanno ben oltre la politica. Perché esercitare il proprio mandato con passione diventa uno stile di vita e le persone con cui condividi il percorso, la crescita, le battaglie di democrazia e per lo sviluppo del territorio, smettono di essere semplici colleghi di ‘percorso politico’ per diventare veri compagni con cui portare avanti una grande missione. Il gruppo di Isernia, in particolare, è diventato così: un gruppo di compagni e amici. In città, devo ammettere, ho conosciuto persone eccezionali, per qualità dei rapporti, per la lealtà e l’onestà che sempre hanno dimostrato nei miei confronti e nei confronti del prossimo. I miei amici di Termoli mi prendono in giro: ‘Sei sempre a Isernia, siamo gelosi!’. Provo, dunque, una forte gioia al pensiero di poterli rappresentare anche Isernia e la sua provincia come candidata senatrice. Dare voce a queste persone e al territorio pentro, come fatto in questi anni, con la certezza che loro possano anche sostenermi, mi dà una carica enorme”. 

Sarà in abbinata con la grande novità di queste elezioni, Enrico Colavita. Cosa ne pensa?

“Enrico Colavita non ha bisogno di presentazioni. Il suo nome è sinonimo di eccellenza. E poter essere in tandem con un’eccellenza dell’imprenditoria e della società molisana, che porta alti i valori e la qualità del Molise nel mondo è davvero un grande onore. Dobbiamo dire grazie al Presidente Colavita per aver accettato questo ruolo, questa vera e propria sfida, in un momento non semplice nei rapporti fra politica e cittadinanza. La sua è una candidatura autorevole, di grande pregio che emana energia positiva su tutta la squadra del centrosinistra e del PD”. 

Come immagina questa campagna elettorale?

“Saranno quattro settimane intense. E ai molisani dovremo parlare il linguaggio della verità. Niente fronzoli o promesse fumose, ma programmi concreti e attuabili, con immediate ricadute sulla realtà ma anche e soprattutto con risultati nel lungo termine. Non c’è tempo di rivendicare le cose fatte, che a nostro avviso sono tante e buone. È necessario entrare subito in sintonia con gli elettori, per capire e riflettere sui tanti provvedimenti che gli italiani e i molisani ancora attendono: non solo più lavoro, ma di maggiore qualità; non solo meno pressione fiscale, ma più equa; non solo più spinta alla ripresa, ma maggiormente diffusa anche al Sud; non solo più investimenti e infrastrutture, ma anche per le aree interne. Si tratta di una sfida dura, perché possiamo offrire agli elettori persone capaci, impegnate e con varie competenze. La composizione della squadra è fondamentale per realizzare progetti di ampio respiro, e noi siamo in grado di schierare i migliori giocatori possibili”. 

Cosa vuole dire ai molisani?

“Mi verrebbe da dire ‘Molise, andiamo a riprenderci il futuro’. Perché quello è l’unico luogo dove ha senso immaginare di essere. Questo Paese per troppo tempo ha pensato solo al presente, crogiolandosi su un glorioso e idealizzato passato. Il risultato è stato quello di dimenticarsi delle giovani generazioni. Adesso è il momento di guardare avanti. Di superare ogni esitazione e seminare per quello che sarà un rigoglioso raccolto. Io sono in campo. Per tutti”.

 

 

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