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Politiche, il Pd pentro serra i ranghi. D’Achille: “Bene con il Jobs Act ma non ci accontentiamo”

La candidata alla Camera nel collegio di Isernia si dice “onorata di rappresentare il proprio territorio”. Ieri il summit dei vertici del Partito Democratico con la base isernina per tracciare le linee guida della campagna elettorale


 
ISERNIA. Il Pd ha incontrato iscritti e simpatizzanti della federazione pentra per ‘suonare la carica’ in vista dell’imminente tornata elettorale. Candidati e maggiorenti del partito hanno convocato le truppe presso la Sala Gialla della Provincia di Isernia per fare il punto della situazione politica e tracciare le linee guida della campagna elettorale. L’obiettivo dichiarato è “riprendersi la sinistra”, specie nel capoluogo pentro, e raggiungere un considerevole risultato elettorale. In campo: “Impegno, coraggio e passione”.

Protagonista della serata la candidata alla Camera dei deputati nel collegio di Isernia, Maria Teresa D’Achille, la quale, nel dirsi “onorata di rappresentare la città e il territorio della provincia”, non ha risparmiato qualche stoccatina agli avversari politici. Salvo concentrarsi sui temi e sui i programmi da attuare, a partire dal lavoro.

Presenti all’incontro, tra gli altri, il segretario regionale del PD Micaela Fanelli, il presidente del partito Laura Venittelli e l’Assessore regionale Carlo Veneziale.

INCONTRO FEDERAZIONE ISERNIA 5 FEB 2018 2Ad aprire i lavori, Stefano Buono, “ampiamente soddisfatto” per la caratura delle candidature, dallo stesso definite “le migliori possibili, con la qualità maggiore”. Questi ha auspicato “una campagna elettorale improntata sui contenuti, allontanando le polemiche che appartengono al modus operandi di altri partiti”. La parola è passata, poi, alla segretaria regionale Micaela Fanelli, la quale ha ringraziato “il lavoro continuativo nella rintelaiatura del Partito Democratico sulla provincia di Isernia”, mettendo a sua volta in risalto gli “elementi di qualità e capacità” delle persone presenti nelle liste dem: “50% donne, 50% uomini, dove il rosa pallido di altri partiti – ha detto – è soltanto una composizione meramente formale e dove la parità di genere non è una concretezza, perché da noi le posizioni sono realmente eleggibili”.

Spazio quindi a Maria Teresa D’Achille che ha inteso sottolineare “l’efficacia dell’operato del governo nazionale, anche nei confronti del Molise”.

“Siamo stati i pionieri dell’industria 4.0 e della sfida digitale – ha affermato l’ex vicensindaco del capoluogo pentro – Grazie al Jobs Act abbiamo creato moltissimi posti di lavoro ed i primi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma non ci accontentiamo. Vogliamo continuare ad andare avanti in questa direzione, per contrastare ancora di più la disoccupazione e la precarietà”. Non ha quindi lesinato frecciate ai competitors, da destra a sinistra, passando per i Cinque Stelle. In particolare, la D’Achille ha rivendicato la sua battaglia per il mantenimento dell’università nel centro storico di Isernia e, riferendosi ai candidati di Leu, Leva e Palmieri, ha affermato: “Non raccontino altre verità”. E sempre al deputato Leva ha risposto, in chiosa, in merito alle accuse di inciuci: “Non abbiamo nulla a che fare con Iorio e Patriciello – ha concluso – ed è Leva a doversi rimproverare le scelte precedenti fatte insieme a Ruta”.

Un intervento per i saluti è toccato anche a Marcello Miniscalco del Partito Socialista e a Lugi D’Orsi per il Centro Democratico e +Europa. A seguire, l’assessore Carlo Veneziale ha spronato i suoi a non perdere un minuto: “Sui temi non abbiamo paura di confrontarci con nessuno: occupazione, spesa, fondi europei, politiche a sostegno delle imprese, dell’ambiente e delle infrastrutture. Dovremo impegnare questi 27 giorni – ha incitato i presenti – per raccontare ai molisani quello che siamo stati capaci di fare in favore di tutti”. A chiudere i lavori, l’onorevole Laura Venittelli, presidente del Partito Democratico in Molise: “La parte bella della candidatura al Senato è di poter fare la campagna in tutta la regione – ha detto – Quindi torno a parlare di Molise. Il Pd deve continuare a fare quello che ha fatto negli ultimi cinque anni. Abbiamo approvato norme che si aspettavano da anni, come la legge sui diritti civili, che ci fa sentire un paese europeo”.

 

 

 

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