HomeSenza categoriaColavita dice stop alle clientele: “No all’intervento pubblico nell’economia”

Colavita dice stop alle clientele: “No all’intervento pubblico nell’economia”

SPAZIO ELETTORALE/ La forte posizione del candidato del Pd al Senato, espressa nella conferenza stampa di stamani: “In Molise ci sono i poveri, sottrarre risorse a chi ne ha più bisogno è un furto alla comunità”


di Pasquale Bartolomeo

CAMPOBASSO. Vuole rappresentare la speranza. Perché questo è il ruolo di un imprenditore, di colui che, forte della propria esperienza sul campo, vorrebbe raccontare e proporre un’esperienza come la sua per aiutare i giovane molisani a fare – almeno un pezzo – della sua stessa strada. Enrico Colavita, candidato del Pd al Senato (collegio maggioritario), è uomo che sa incantare. Con i fatti, come dimostrato in tutto il mondo con la sua azienda. E con le parole, lontane anni luce dal politichese: le parole di un anziano signore, come lui si definisce, che ama i giovani, ama ascoltare i giovani e con i quali ha un grande feeling.

colavita 2Stamani la conferenza stampa dell’imprenditore, affiancato dalla deputata uscente Laura Venittelli, candidata in tandem con Colavita sul collegio proporzionale del Senato, e dalla segretaria regionale del Pd Micaela Fanelli (collegio di Campobasso, uninominale Camera). L’ex presidente di Assindustria ha incontrato i giornalisti nella propria sede elettorale di piazza della Vittoria a Campobasso, per raccontare le prospettive di crescita della regione e affrontare i temi di una breve ma intensa campagna elettorale, durante la quale “come facevo agli inizi della mia attività imprenditoriale – sono state le parole di Colavita – tornerò a girare per le case, le strade, le piazze del Molise per narrare dell’esigenza, avvertita da sempre, di dare risposte ai giovani e alle imprese”. I giovani, dunque, al centro del programma del candidato del Pd: “Voglio conoscere più da vicino le loro ansie – ha sottolineato – le loro necessità, i loro bisogni. La politica ha il dovere di ricostruire il loro bagaglio di sogni, di speranze, di aspettative, se vogliamo parlare concretamente di futuro”.

colavita 1Colavita ha poi rilanciato anche il tema di un rifiuto netto e deciso della flat tax, a dispetto del taglio del cuneo fiscale, vera priorità per il Molise e per l’Italia. “Ciò che si risparmierebbe sul costo del lavoro – ha affermato – potrebbe essere utilizzato per incentivare l’occupazione e le assunzioni”. Giovani e lavoro, dunque: non a caso, la prima legge per il Molise di cui vorrebbe occuparsi, se fosse eletto al Senato, è quella di “istituire un’Agenzia fatta di persone competenti capace di attrarre investimenti e di fare promozione per il territorio”.

colavita 3Ma l’attenzione del candidato a Palazzo Madama si è concentrata soprattutto su un tema spinoso come quello della non invasività dell’intervento pubblico nel comparto privato. Con un chiarissimo riferimento alla Gam e allo Zuccherificio del Molise. Parole forti e controcorrente, quelle dell’imprenditore, che dimostra coraggio da vendere nell’esporre le sue idee e una visione molto più di sinistra di quanto si pensi. “Le risorse pubbliche – queste le sue parole – non vanno bruciate per favori e clientele, né tantomeno per gestire attività che non sono di competenza del pubblico. L’intervento pubblico nella gestione delle attività private o privatistiche rischia di essere gestito a uso e consumo proprio. Un’azienda, una società di servizi non possono essere messe a carico della comunità. Sono per chiudere quelle situazioni che costituiscono solo dei pozzi senza fondo a carico della collettività. Quando la Regione mette 50 o 100 milioni di euro per aziende partecipate, lo fa con i soldi della comunità. Ma in questa regione ci sono i poveri. Non possiamo tollerare che le risorse di un territorio povero vengano sottratte dalla disponibilità di chi ne ha più bisogno. Quello è un furto alla comunità. Dunque, bene ha fatto Paolo Frattura (presente in sede, ndr)  a porre rimedio a certe situazioni .So che sono decisioni impopolari, ma tocca comunicare e spiegare il perché di certe scelte”.

Infine, sollecitato dai giornalisti, la risposta agli schieramenti politici che fanno della chiusura dei territori uno dei principali punti programmatici. “Sono totalmente estraneo a posizioni di estremo disprezzo di alcuni valori. Sono un molisano che ha girato il mondo e lavorato con persone di tutto il mondo. Sono per l’apertura dei territori, per l’Europa. Il mondo di oggi è questo. I giovani stanno sempre sugli smartphone perché con internet entrano in contatto con il mondo. Il nostro è un Paese che vive di export, una politica incentrata solo su se stessa sarebbe dannosa per tutti. I nostri prodotti non avrebbero più mercati di riferimento e le ripercussioni sull’economia influirebbero su tutta la società. Pensiamo a quanto il confronto con gli altri possa farci crescere. Pensiamo ai giovani, alla loro voglia di essere sempre connessi con il mondo. È questa – ha concluso Colavita – l’unica strada possibile per il futuro: aprire i nostri territori a scambi non solo economici ma anche di valori e culture differenti”.

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