Isernia, D’Achille con il vento in poppa: “Sondaggi fuorvianti”

Inaugurata a Isernia la sede del Pd e delle altre forze del centrosinistra in corsa alle Politiche, alla presenza dei candidati al Parlamento. Stoccate dell’ex vicesindaco agli avversari e piccata replica a Leva: “Gli inciuci li fa lui, noi lavoriamo in maniera trasparente e chiara”


ISERNIA. Una casa per tutto il centrosinistra: così è stata definita la sede elettorale inaugurata ieri a Isernia su corso Garibaldi, al n.185. Presenti i candidati in corsa per un posto in Parlamento: Maria Teresa D’Achille, Enrico Colavita, Micaela Fanelli, Laura Venittelli, Carlo Veneziale e Giovanna Palermo Di Meo.

“Io non credo assolutamente ai sondaggi – ha detto Maria Teresa D’Achille -, li ritengo molto manipolati e anche fuorvianti. Credo invece che il volto delle persone faccia la differenza. Il nostro compito è battere i populismi, la demagogia, i familismi del centrodestra e anche la disinformazione o la falsa democrazia dei Cinque stelle con i valori che promettono e poi non mantengono. Il centrosinistra ha dimostrato di avere una squadra forte, competente ed esperta, che ha sempre lavorato sul territorio. Io rappresento anche questo, e lo rappresentiamo insieme. Quindi la nostra sfida è quella di vincere in tutti i collegi”.

Una sfida che viene lanciata soprattutto agli indecisi e agli astenuti che oggi sono la maggior parte. “Noi crediamo – ha detto ancora D’Achille – di poter fare la differenza. Non crediamo nel centrodestra che è completamente diviso”. Non sono mancate le stoccate a Liberi e Uguali. “Credo – ha detto ancora – che le candidature di Leva e Palmieri siano indicative. Da una parte, Danilo Leva non crede in questi territori poiché si candida in Molise ma ha il paracadute in Abruzzo. Perché, evidentemente, non è convinto di quello che fa e dei risultati che potrà avere qui. Non ha lavorato per l’unità del centrosinistra e quindi non credo sia credibile in questo momento.

Le accuse di inciuci vanno respinte al mittente: li fa lui insieme a una sinistra che oggi non sappiamo quale sia e che lavora di nascosto. Noi lavoriamo in maniera trasparente e chiara. Per quanto riguarda il rettore Palmieri – ha concluso -, una candidatura improvvisata di una persona sicuramente di grandi qualità e che ricopre un ruolo importante. Ma sul territorio pentro ha tolto anche quello che era rimasto dopo i disastri del centrodestra delocalizzando completamente l’università in una zona periferica.