HomeNotizieCRONACASanità, Romano replica a Frattura: “Non reciti la parte del perseguitato politico”

Sanità, Romano replica a Frattura: “Non reciti la parte del perseguitato politico”

Lo ha dichiarato l’avvocato del Codacons, all’indomani della conferenza stampa del governatore sulle sentenze relative alle nomina fatte o revocate dalla Regione


CAMPOBASSO. Sanità, sulle ultime sentenze del Tribunale, che riguardano le nomine e le revoche di nomine fatte dalla Regione e dalla gestione commissariale, Massimo Romano replica a Paolo di Laura Frattura, che lo aveva accusato di non pubblicizzare, da avvocato, le sentenze che non lo vedono ‘vincitore’.

“È comprensibile che il crollo dei consensi e la sindrome del bunker da isolamento politico – questo il senso del post che Romano ha pubblicato sulla sua pagina Facebook – suggerisca al presidente Frattura di provare a uscire dall’angolo, tentando di spettacolarizzare pronunce giudiziarie non definitive e del tutto scollegate tra loro. A qualcosa, in fondo, deve pur aggrapparsi, in assenza di risultati e al cospetto di conclamati fallimenti ormai evidenti a tutti”.

“Assai meno comprensibile, invece – ha aggiunto – è che reciti la parte del perseguitato politico vittima del Codacons, non avendo avuto mai nulla da ridire quando lo stesso Codacons si è costituito parte civile contro Michele Iorio e altri suoi avversari, come nei processi penali Bain & co. o, più di recente, Zuccheropoli”.

“Decisamente patetico, però, è che si avventuri a lamentarsi della ‘politica nelle aule di tribunale – ha alzato il tiro Romano – Un presidente che nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche ha denunciato mezzo mondo con una tragica sequenza di esposti, registrazioni di nascosto e querele a scoppio ritardato, trascinando in giudizio – con gli esiti disastrosi che tutti conosciamo – perfino il pm che stava indagando sul suo conto e i giornalisti che hanno osato mettere il naso nei suoi conflitti d’interessi”

“Può scegliersi i suoi, di avvocati, ma non anche quelli della controparte – ha sottolineato – Gli sembrerà strano, lo so, ma questo non gli è consentito: dovrebbe sapere bene che così come non ho accettato cinque anni fa la sua offerta di fargli da vicepresidente, allo stesso modo non mi impressionano le sue roboanti conferenze. In ogni caso, se vuole un confronto pubblico sugli argomenti in questione, non ha che da indicarmi il luogo e la data: sarà un piacere entrare nel merito di alcune vicende di pubblico interesse raccontate ancora solo a metà”.

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