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Reddito di cittadinanza contro l’emigrazione giovanile. La ricetta di Di Battista passa da Larino

Governo che potrebbe nascere alleandosi con Liberi e Uguali del presidente del Senato Pietro Grasso, che in queste ultime ora ha fatto una importante apertura in tal senso e verso il Movimento medesimo. “Non ho letto questa dichiarazione, non la conosco e quindi non la commento”. Però più che di alleanze, a Di Battista ora interessa  parlare  dei problemi dei cittadini: “In questa campagna elettorale nessuno parla delle problematiche relative ai disabili, ai malati e alle persone che si ammalano nella terra dei fuochi”.

di battista 2Ed ecco allora che la ricetta migliore per combattere lo spopolamento regionale e la fuga dei giovani molisani è il reddito di cittadinanza. “Vedete quanto serve il reddito di cittadinanza per ricostruire per un tessuto economico delle città? Il mio tour non sta toccando le grandi città ma i piccoli centri, dove noto la desertificazione dei centri storici. E quando un centro storico diventa deserto entrano a ripopolarlo  anche i criminali e delinquenti. Per cui è necessario il reddito di cittadinanza e il sostegno alla piccola e media impresa e ai piccoli artigiani. Perchè il piccolo è bello”.

di battista 1Piccoli centri del quale è composto il Molise e più in generale il Sud Italia da dove, stando a tutte le previsioni, si decideranno le elezioni. “Al Sud siamo molto  forti, ma non so che dire, non so leggerla. Vedo tantissimo consenso intorno a noi, però non so dire di più“.  Perchè la legge elettorale, il Rosatellum, “è stata fatta proprio per penalizzare il Movimento 5 stelle e questo è una vergogna che bisogna sempre ricordare”.  Un complotto contro i 5 stelle fatto alla luce del sole: “I partiti politici hanno sempre fatto questa roba, quale è la novità? Si alzano la mattina e dicono: come possiamo distruggere i Cinque stelle? Ma non ci riescono e non capiscono come dei cittadini inesperti, a detta loro, possano essere la prima forza politica. La risposta è semplice: non ci mettiamo tanta passione”. Una legge elettorale che forse renderà ingovernabile il Parlamento e di conseguenza il Paese. Ma questo “dipenderà dai cittadini e da come voteranno il 4 marzo”. E, per Di Battista se questa legge elettorale certifica l’ingovernabilità, la stessa “è una merda: io non l’ho fatta per cui occorrerebbe già non votare chi ha scritto e votato una legge puro letame”. Sul palco allestito per l’occasione, anche i candidati molisani al Parlamento.

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