Annullata in toto la misura cautelare. Soddisfatti i legali Angelo e Sandro Cutone
BOJANO. E’ tornato in libertà Carlo Scinocca, imprenditore bojanese nel settore degli autotrasporti, finito ai domiciliari lo scorso 30 gennaio nell’ambito dell’operazione ‘Jolly’ della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Lo ha deciso ieri il Tribunale del Riesame di Roma, accogliendo in toto la tesi difensiva degli avvocati del Foro di Isernia, Angelo e Sandro Cutone (nella foto), che hanno prodotto una corposa documentazione fiscale a dimostrazione dell’estraneità ai fatti del loro assistito, unico a tornare in libertà tra le persone coinvolte nell’inchiesta.
Grande soddisfazione è stata espressa dai legali. Per Scinocca, che era accusato di riciclaggio e di alcuni reati fiscali, è stato infatti disposto l’annullamento totale della misura restrittiva.
L’operazione Jolly, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma supportati dai Comandi dell’Arma territorialmente competenti, tra Londra, le province di Roma, Milano, Bari, Vicenza, Pordenone, Viterbo e Campobasso, è sfociata nell’arresto di 20 persone e l’obbligo di dimora con contestuale interdizione dall’esercizio di attività professionali o imprenditoriali a carico di altri 5 indagati, tutti indiziati a vario titolo di riciclaggio aggravato dalla transnazionalità, autoriciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini della Dda di Roma hanno accertato l’esistenza di 2 gruppi criminali: uno, con a capo due imprenditori romani, che avrebbe riciclato 15 milioni di euro di denaro ‘sporco’ nella provincia di Milano di appartenenti alla comunità cinese. Un secondo che avrebbe riciclato 3 milioni provenienti dal traffico di droga nella Capitale.
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