La segretaria regionale Boccardo interviene invocando maggiore coinvolgimento del sindacato nell’utilizzo delle risorse. “Non un euro vada spercato”
CAMPOBASSO. Con la firma del decreto dell’Agenzia nazionale per le Politiche Attive e Occupazione, è stato rifinanziato il Programma Operativo noto ai più come Garanzia Giovani.
A darne l’annuncio, tra gli altri, il segretario regionale della Uil Tecla Boccardo, che invoca un maggiore coinvolgimento del sindacato nell’utilizzo delle risorse. “In arrivo in Molise 6 milioni 317mila 286 euro per finanziare la continuazione di Garanzia Giovani. Una buona cosa – osserva Boccardo – ma il Sindacato va subito ascoltato e coinvolto nella programmazione, non tagliato fuori o ascoltato frettolosamente come avvenuto in passato: anche le prassi europee lo richiedono. L’obiettivo nostro è chiaro: non un euro può andare sprecato, occorre cogliere questa opportunità per contribuire a costruire una prospettiva ai nostri ragazzi. Soprattutto ai cosiddetti NEET: i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono iscritti a scuola né all’università, che non lavorano e che nemmeno seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale. Nel nostro Paese sono più di due milioni, un quinto della popolazione di riferimento. Tanto per capirsi – prosegue la segretaria Uil – basta all’uso massiccio di risorse destinate ai tirocini, aree di parcheggio che favoriscono più i datori di lavoro che sfruttano, invece che i ragazzi che coinvolgono”. Boccardo riprende una storica battaglia della Uil e osserva: “Qualcosa già si muove a seguito di un confronto a livello nazionale. A valere sui 30 milioni di euro in carico all’Autorità di Gestione Nazionale, ci sarà un primo bando di 10 milioni di euro per corsi di formazione per l’agenda digitale. E, sempre a proposito di qualificazione, riteniamo come Uil che si debba potenziare l’offerta formativa degli Istituti Tecnici: i nuovi sistemi produttivi, le nuove tecnologie richiedono giovani con questi titoli di studio ed una preparazione all’altezza. Peraltro, nel nostro territorio, per utilizzare bene le disponibilità economiche e dare risposte all’utenza, anche su questo versante, – prosegue – è necessario accelerare il passaggio dei centri per l’impiego dalla provincia alla regione. Occorre innanzitutto, valorizzare i lavoratori che vi operano quotidianamente oltre al potenziamento delle attuali dotazioni organiche, partendo dalla stabilizzazione dei precari della formazione professionale e dei dipendenti dei CPI mandati ingiustamente a casa un anno fa”. Quindi l’avvertimento: “Con le risorse a disposizione speriamo proprio che si ottengano risulti migliori rispetto agli anni passati. Pensiamo serva un cambio di passo nella strategia delle azioni di Garanzia Giovani. Per questo, aspettiamo al varco coloro che saranno chiamati a gestire la Regione che, in qualità di Autorità Intermedia di Gestione, è titolare della programmazione e dell’utilizzo delle risorse assegnate”.
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