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Manuela Petescia rilancia l’idea di un movimento di salute pubblica

La direttrice di Telemolise propone la creazione di un partito “contro gli inciuci e gli stupri politici”, alla luce del paventato risultato incerto delle urne per le Politiche che potrebbe riverberarsi sulla Regione


CAMPOBASSO. Si rimescolano le carte in vista delle Regionali del Molise. La decisione del giudice Enzo Di Giacomo di declinare, per ora, l’invito a candidarsi alla guida della Regione, a causa della mancata unità, almeno manifesta, del centrodestra sul suo nome, riapre i giochi politici. In realtà, mai realmente chiusi, ma ben incardinati su dei binari giunti, di fatto, ad un punto morto.
A smuovere le acque, tra gli altri, la direttrice di Telemolise Manuele Petescia, da più parti esortata a scendere in prima persona nell’agone politico. La sua, dunque, un’opinione che conta. Ed è suo un commento affidato a Facebook che, alla luce del quadro attuale, rilancia l’idea della creazione di un movimento di “vera salute pubblica”, anzi “un partito, contro gli incesti e gli stupri politici”.

La riflessione, spiega sostanzialmente la nota giornalista nel suo post, nascerebbe dalla paventata ipotesi di un governo di salute nazionale, “ricco di novelli inciuci”, frutto del risultato incerto delle urne del 4 marzo prossimo. Un governo che il Molise sarebbe chiamato, a sua volta, a sperimentare.

“Alla presidenza della Regione, cioè – scrive Petescia – si indicherebbe il ‘presidente di tutti’, un qualche messia che metterebbe d’accordo i soliti noti, da Fusco Perrella a Patriciello, da Frattura a Fanelli. Cosicché il comitato delle ‘vittime’ di Frattura, comitato di cui mi autoproclamo presidente honoris causa, dovrebbe ritrovarselo, magari pure con qualche incarico di spessore. Lo stesso ragionamento, ovviamente, colpirebbe l’elettorato di centrosinistra, costretto, sempre secondo i soliti strateghi della salvezza privata spacciata per pubblica, a votare (e per la seconda volta) uno schieramento formato da personaggi che hanno combattuto per tutta la vita”.

Di qui la proposta della svolta. “Sarà un buon motivo – conclude la direttrice di Telemolise – per creare ex novo un movimento di vera salute pubblica, e proprio contro questi patetici salvatori della patria, della poltrona e della polpetta: un partito contro gli incesti e gli stupri politici di cui il popolo molisano è vittima da 5 anni”.

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Alessandra

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