SPAZIO ELETTORALE/ L’imprenditore molisano, candidato al Senato per il PD, pronto a un ‘faccia a faccia’ con l’avversario politico pentastellato, oltre la questione rimborsi
CAMPOBASSO. “Non posso pensare che una decisione come quella di devolvere l’indennità da senatore possa essere considerata come precondizione a trattare il tema delle alleanze come fa il Movimento Cinque Stelle”. Esordisce così la replica di Enrico Colavita, candidato al Senato con il PD, agli esponenti pentastellati per i quali ogni ipotetica “convergenza” passerebbe esclusivamente per il taglio delle indennità dei politici. Idea peraltro sostenuta dall’imprenditore molisano, che però guarda anche oltre. “La mia – afferma Colavita – è una scelta che, se da un lato è dettata dai valori che hanno sempre sostenuto le mie azioni, dall’altro segnala la necessità di ridurre la distanza tra cittadini e politica, eliminando sacche di privilegi che non hanno ragione di esistere per chi ha deciso di porsi al servizio dei molisani. Fatto salvo questa congruenza e apprezzando la loro convergenza sulla questione privilegi, credo sia il momento di confrontarsi sui temi reali del Paese: lavoro, sviluppo, Europa. È l’ora di dare risposte – insiste il candidato dem – ed è l’ora di farlo con serietà e capacità. Perciò confrontiamoci, discutiamo senza indugi delle soluzioni. Andiamo oltre: affrontiamo i problemi. Quelli veri delle persone. Facciamolo con coraggio e con proposte costruttive. Proprio su questi argomenti, lavoro, sviluppo, Europa, chiedo al candidato al Senato Luigi Di Marzio – conclude – un confronto diretto con me per mettere i molisani in condizione di comprendere la sua posizione e quella del Movimento 5 Stelle sui temi fondamentali per i cittadini, che non possono essere certo i rimborsi delle indennità”.
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