HomeSenza categoriaMatteo Ricci mette il sigillo sul centrosinistra molisano: “Grande squadra, siamo noi...

Matteo Ricci mette il sigillo sul centrosinistra molisano: “Grande squadra, siamo noi l’unica vera scelta”

Il sindaco di Pesaro, noto esponente del Pd, a Isernia per tirare la volata al centrosinistra molisano: pollice verso agli scissionisti, orgoglio per i risultati del partito e della coalizione e durezza verso gli avversari. Poi lo scenario: “Partita vera tra noi e i Cinque Stelle”


ISERNIA. Il Partito Democratico rivendica con forza il suo ruolo. Ieri pomeriggio, presso la Sala consiliare della Provincia di Isernia, a chiusura delle iniziative per la campagna elettorale del centrosinistra è intervenuto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e vicepresidente dell’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani. Per sua voce tutto l’orgoglio di una forza politica che, numeri alla mano, ritiene di aver condotto il paese con competenza ed efficienza al di fuori di una delle peggiori crisi degli ultimi decenni. “Il centrosinistra – queste le sue parole – senza il Pd non esiste. Non è possibile pensare che qualcuno voglia darci ordini tramite ricatti e ultimatum stando fuori da questo partito”.

“Ogni volta si dice che è una campagna elettorale importantissima, ma stavolta si gioca davvero per un pugno di voti”. Ricci è stato il pezzo forte di una riunione che ha visto una nutrita partecipazione popolare. Presente tutta la squadra molisana della coalizione di centrosinistra, oltre a numerosi amministratori locali. A introdurre i lavori, il segretario regionale Pd Micaela Fanelli, candidata alla Camera sul proporzionale, che con entusiasmo ha ricordato quanto si tratti di persone non solo preparate e competenti, ma orgogliosamente figlie del Molise. Anche Maria Teresa D’Achille (Camera uninominale Isernia) e Laura Venittelli (Senato proporzionale) hanno sottolineato quanto “i candidati locali sono la nostra forza. Stanno portando avanti una campagna elettorale sul territorio porta a porta, borgo per borgo, azienda per azienda e questo farà la differenza, perché questa volta servono le persone, non solo i partiti. E la terra di provenienza viene sempre prima dei partiti”.

ricci1A seguire, i saluti e i ringraziamenti di Enrico Colavita, candidato per il Senato, che si è detto fortemente commosso e contento di ritornare nei luoghi che l’hanno visto crescere, ricordando che “qualcuno dice che a sinistra non c’è futuro, io dico che altrove non c’è futuro. E se ve lo dice il mondo dell’impresa, non c’è voce migliore per crederci davvero”. Poi è toccato al presidente della Regione Paolo Frattura accogliere e presentare l’illustre ospite, nel segno di una continuità di governo auspicabile e desiderata. E Ricci non si è trattenuto di certo: “Sicuramente sono cose che non fanno piacere però tutti sanno, con l’avvicinarsi del 4 marzo, che la scelta è tra noi – quindi tra la competenza, il pragmatismo e la serietà del centrosinistra – l’estremismo della destra e l’incompetenza dei Cinque stelle. Domenica sono questi i tre voti possibili e chiunque non scelga all’interno del centrosinistra rischia di favorire Salvini e Grillo”. Attenzione particolare agli indecisi: saranno loro, secondo il sindaco di Pesaro e a causa della nuova legge elettorale “voluta da altri, non da noi”, a fare davvero la differenza.

“La partita è tra noi e i Cinque stelle – ha affermato – Se, come crediamo, i primi saremo noi, saremo i protagonisti della legislatura e proveremo a fare un governo in base a un programma di cambiamento sulla scia di quanto fatto in questi anni. Se i primi dovessero essere i Cinque stelle nascerà il governo dei populisti o si tornerà al voto. Gli scenari possibili sono questi”, ha sottolineato Ricci con estrema lucidità. Escludendo alleanze impossibili con Berlusconi, ma soprattutto puntando il dito sui transfughi dello stesso partito. “Un voto dato più a sinistra della nostra sinistra è di fatto un voto che favorisce Salvini e Cinque stelle”. Avversari politici sui quali l’onorevole non va leggero: “Reddito di cittadinanza e flat tax sono manovre da 100 miliardi che nascondono la verità, ovvero il taglio alle pensioni e della sanità. Se paragoniamo la squadra dei Cinque stelle, composta da sconosciuti, a quella del Pd si capisce subito la differenza. Non solo abbiamo Renzi e Gentiloni, ma abbiamo Minniti, Franceschini, Delrio. Abbiamo i sindaci, abbiamo tante persone che in questi anni hanno dimostrato di saper fare. Mentre gli altri hanno dimostrato l’esatto contrario, basti pensare alle città governate dai Cinque stelle. E anche il centrodestra non è più quello di una volta: non solo perché ha già governato il Paese dimostrando di non aver prodotto risultati, ma perché a trazione estremista con Salvini come capo culturale”. 

Numerosi gli applausi in sala per i candidati e per l’onorevole Ricci: una dimostrazione di energia e convinzione di una compagine che ha messo in campo tutto l’orgoglio di aver fatto una scelta di continuità, chiara e precisa. Il Partito Democratico è pronto per la prova delle urne anche in Molise: saranno gli elettori ad avere l’ultima parola.

PR

Unisciti al nostro gruppo Whatsapp per restare aggiornato in tempo reale: manda ISCRIVIMI al numero 3288234063

 

Più letti

progetto #tuttalascuolaconnessa

‘Tutta la scuola connessa’ contro bullismo e cyberbullismo: l’incontro alla Giovanni...

Il presidente Iannucci: "Onorato e orgoglioso per questo progetto" ISERNIA. Nell'ambito del progetto #tuttalascuolaconnessa, prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale...
spot_img
spot_img
spot_img