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Politiche, ‘Isernia migliore’: big a picco e partiti senza più leader. Parola d’ordine, svecchiamento

L’analisi del risultato elettorale effettuata da Di Baggio, Di Pasquale e Galasso, per i quali il Comune di Isernia ha fallito la prima verifica politica


ISERNIA. L’unica panacea per rilanciare l’azione politica dei partiti è lo ‘svecchiamento’. Di questo si dicono convinti gli esponenti del nuovo gruppo consiliare pentro ‘Isernia Migliore’, nato come forza trasversale ‘del fare’, pronta a contribuire fattivamente all’amministrazione della res pubblica, oltre gli steccati politici, per il bene della collettività. Forza composta da Roberto Di Baggio, Roberto Di Pasquale e Andrea Galasso in qualità di capogruppo. A loro appartiene un’analisi del voto ‘tranchant’ per i partiti tradizionali e per i loro esponenti di punta, come anche per l’amministrazione comunale di Isernia. E il monito per un cambio di rotta.

Il neonato movimento sostiene che il successo dei Cinque Stelle risieda sostanzialmente nel rinnovamento da questi proposto, sia nelle persone che nel modo di fare politica. Una scelta, quella degli elettori, che sarebbe andata anche oltre le idee programmatiche, nel merito ritenute “utopistiche”. Tuttavia, il messaggio sarebbe chiaro: “Meglio l’utopia che i soliti errori”. Per la serie, almeno siamo liberi di sognare. Dal dato elettorale – prosegue l’analisi dei consiglieri comunali pentri – scaturisce che i vecchi partiti sono rimasti orfani dei propri leader. I big della politica, misuratisi con le urne ognuno con il proprio simbolo, infatti, ne sono usciti duramente sconfitti, danneggiando peraltro anche i candidati emergenti che avrebbero potuto davvero rappresentare il rinnovamento.

“Era talmente scarsa l’alternativa ai grillini, data la vetustà di alcuni personaggi e modi di fare – provocano gli esponenti di ‘Isernia migliore’ – che il Movimento Cinque Stelle ha preso anche pochi voti”. E l’analisi si fa ancora più dura: “Appare oltretutto paradossale e surreale – incalzano Di Baggio, Di Pasquale e Galasso – che i partiti continuino a fare un esame del voto auto-elogiando se stessi, nonostante l’esiguità di preferenze, talvolta poche centinaia, racimolate dai big nella città di Isernia, dove alcuni candidati di parte politica erano finanche palesemente sponsorizzati dall’amministrazione in carica”.
In sostanza, una sonora batosta. E i consiglieri pentri rincarano la dose, mettendo sotto accusa proprio l’amministrazione comunale di Giacomo d’Apollonio.

“Alla luce dei candidati in campo – osservano ancora Di Baggio, Di Pasquale e Galasso – quella che si è appena consumata rappresenta una verifica politica anche per il Comune di Isernia”. Verifica che – a loro avviso – si è conclusa con una sonora bocciatura, sempre nell’ottica che le sorti della squadra di governo di palazzo San Francesco, sin dalla nascita, siano strettamnente legate a quelle del dominus Michele Iorio.

Ed ecco la conclusione. “Prendendo atto della dilagante istanza di cambiamento, che ha premiato il Movimento Cinque Stelle, è necessario che i partiti superino, una volta per sempre, le vecchie logiche e le vecchie facce, per ripresentarsi ai cittadini con proposte e programmi seri, in grado di fare davvero la differenza”. Parola d’ordine, dunque, svecchiamento. Sempre che non evochi, almeno negli esiti, la rottamazione di renziana memoria. Altrimenti sarebbe tutto da rifare.

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