Di Pietro verso l’investitura ufficiale, Frattura: “Non mi candido consigliere”

In attesa che l’ex ministro dei Lavori pubblici confermi la sua disponibilità a guidare la squadra del centrosinistra alle Regionali del 22 aprile, il governatore uscente ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a fare un passo indietro per ritrovare l’unità della coalizione

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CAMPOBASSO. Antonio Di Pietro candidato governatore del Molise. Manca solo l’ufficialità, ma sembra proprio che a guidare la coalizione di centrosinistra possa essere l’ex pm di ‘Mani pulite’ ed ex ministro dei Lavori pubblici. Che non ha ancora dato la sua disponibilità, ma che in più di un’occasione ha detto chiaramente: “Vengo in Molise per unire, non per dividere”.

Una condizione che fino a qualche giorno fa sembrava una ‘mission impossibile’. Ma se la politica è l’arte del possibile le carte in tavola sono cambiate, nel giro di poche ore, dopo l’annuncio delle dimissioni (congelate fino a dopo le Regionali) di Micaela Fanelli e della segreteria del Pd.

E soprattutto dopo il doppio passo indietro. Ieri quello del governatore Paolo di Laura Frattura, che si è detto disponibile ad “andare oltre la sua candidatura per favorire l’unità dello schieramento“. E oggi quello di Roberto Ruta, che ha formalizzato la sua volontà di rinunciare a correre come candidato presidente dell’Ulivo 2.0, “perché è stato raggiunto l’obiettivo del centrosinistra unito nella discontinuità”. Su un nome, quello di Antonio Di Pietro “che non è Frattura”, come ha rimarcato Ruta.

Se non sarà in corsa come candidato governatore, Frattura non correrà alle Regionali del 22 aprile neppure come candidato consigliere. Lo ha detto lo stesso presidente della Regione, nella conferenza stampa che si è tenuta oggi a Palazzo Vitale, per presentare l’Azione ‘Molise archeologico, rete di scavi diffusi e coordinati con borghi e contesti attrezzati per l’accoglienza’, nell’ambito del Programma per lo sviluppo e la promozione del turismo.

“Non credo sia giusto – ha puntualizzato Frattura – valorizzare i miei cinque anni di visibilità, nel bene e nel male, nei confronti degli altri candidati. Laddove non si trovi l’unità sul sottoscritto, non sarebbe corretto nei confronti degli altri candidati presentarmi per un seggio al proporzionale”. Che è poi la stessa cosa che ha evidenziato Ruta, annunciando che alle Elezioni del 22 aprile sarà “portatore d’acqua e di voti per il centrosinistra”, per tornare subito dopo “a fare il professore”.

“L’obiettivo è quello di un centrosinistra unito – ha rimarcato ancora Frattura – che proponga un programma di legislatura, per superare il risultato disastroso del 4 marzo e per riportare al voto, in favore del centrosinistra, i cittadini molisani”.

L’attesa è per l’annuncio di Antonio Di Pietro. Che però non è scontato. Qualche problema sarebbe emerso nel pomeriggio, dopo che in mattinata sembrava tutto pronto per il via libera.  “Sono pronto a tornare a fare il soldato e ad attaccare i manifesti da militante – ha intanto scritto suo figlio Cristiano in un post su Facebook – Tornerei volentieri al mio lavoro, sapendo di affidare la Regione Molise alla sua competenza”.

“Vorrei dedicare questi anni alla mia regione”, aveva del resto dichiarato solo qualche settimana a ‘isNews’ l’ex pm e fondatore dell’Ulivo. Che per l’occasione aveva lanciato il suo simbolo: ‘Grande Molise’. Che quindi potrebbe essere in corsa il 22 aprile. Per la leadership. In quella che potrebbe essere una sfida tra ‘toghe’, se il presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo accoglierà l’appello, unitario, che gli è stato rivolto dal centrodestra e dai movimenti civici. Sempre che Di Pietro non dica “no grazie”. 

Carmen Sepede

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