HomeSenza categoriaRegionali, Ruta si ritira e sceglie Di Pietro: “Centrosinistra unito nella discontinuità”

Regionali, Ruta si ritira e sceglie Di Pietro: “Centrosinistra unito nella discontinuità”

Il leader dell’Ulivo 2.0 ha annunciato in conferenza stampa le ragioni che lo hanno portato al ritiro della candidatura, sulla quale avevano trovato l’accordo i 1.300 dell’Assemblea del 25 febbraio. Alle prossime Regionali, ha precisato l’ex senatore, non sarà candidato, “torno a fare il professore”. E sull’ex pm e ministro dei Lavori pubblici dice: “Di Pietro non è Frattura”


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Per il suo annuncio shock ha scelto la terrazza dell’hotel ‘Rinascimento’ di Campobasso. Alle spalle l’area del ‘Parco del Matese’, quella che considera la sua più importante vittoria da parlamentare. Roberto Ruta ha ritirato la sua candidatura a governatore per Molise 2.0, l’aggregazione che aveva messo insieme Ulivo 2.0, Democratic@ e Centro democratico. E ha deciso di convergere su Antonio Di Pietro, quale candidato unico del centrosinistra unito.

Di Pietro non è Frattura – ha precisato Ruta – il mio obiettivo e quello dei 1.300 che avevano fatto il mio nome nell’assemblea del 25 febbraio è l’unità del centrosinistra, nella discontinuità”.  Annuncio arrivato all’indomani dalla posizione espressa da Paolo di Laura Frattura, che si è detto pronto a fare un passo indietro, proprio per cercare di rimettere insieme la coalizione. E all’indomani delle dimissioni, sia pur ‘congelate’, rinviate a dopo le elezioni del 22 aprile, presentate dalla segretaria del Pd Micaela Fanelli e dal vertice dem. Annuncio arrivato mentre si attendono le mosse dell’ex ministro, che più volte si era proposto a guida del centrosinistra unito.

“A giugno 2017 abbiamo iniziato un percorso in 5 – ha ricordato Ruta – un numero che è cresciuto fino ad arrivare ai 1.300 dell’assemblea del 25 febbraio. Lo abbiamo fatto uniti dalla convinzione che il Molise aveva diritto a un centrosinistra diverso da quello che c’era in regione. Siamo arrivati al fotofinish, senza dimenticare quello che era il nostro obiettivo iniziale: consentire al centrosinistra unità nella discontinuità, per costruire una storia nuova e diversa”.

Poi il riferimento alla posizione della segretaria dem, in relazione alle Primarie ‘mancate’ e ai risultati del voto del 4 marzo. “Prendiamo atto dell’ostracismo che abbiamo avuto dagli attuali vertici del Partito democratico, dimissionari ancorché congelati – ha aggiunto Ruta – per i risultati delle Politiche, dovuti al fatto che hanno deciso le candidature senza le Primarie. Hanno fatto di tutto per non consentire fenomeni di democrazia e confronto popolare. E’ responsabilità della classe dirigente del Pd, che bene ha fatto a dare le dimissioni, perché non rappresenta lo spirito autentico autentico del Partito democratico e quell’idea del centrosinistra intero”.

Quindi l’annuncio del ritiro della candidatura, dopo un confronto avvenuto ieri, con i vertici dell’Ulivo 2.0. “Alle Politiche ho detto no all’offerta di una candidatura, perché non potevo legittimare quella classe dirigente e perché avevo chiesto una discontinuità a livello regionale che non volevano dare. Sono andati avanti, poi finalmente hanno preso coscienza, anche se al ‘novantesimo minuto’, e ieri hanno indicato il nome di Antonio Di Pietro. Di Pietro non è Frattura e questo un fatto evidente, per il nome e per la persona. E come avevo fatto un passo indietro alle Politiche faccio un altro passo indietro, anzi altri cento passi indietro, ritirando la mia candiatura alle Regionali, perché l’obiettivo resta quello che ho indicato. Lo faccio con gioia, perché gli interessi che riguardano la propria persona devono sempre andare dietro gli interessi della gente e dei più deboli”.

Messaggio concluso con l’auspicio di un momento di confronto, con il programma che andrà costruito mettendo al centro le priorità approvate dall’assemblea del 25 febbraio, che lo aveva incoronato candidato governatore, “è che erano i fondamenti del programma del 2013 dimenticato”. Ai “ragazzi e meno ragazzi”, che nel giugno scorso avevano iniziato con lui il percorso, Ruta ha lanciato un messaggio di ringraziamento. “Oggi possono camminare fieri, con la consapevolezza che l’unità nella discontinuità è stata raggiunta. Da oggi mi rimetto in moto per consentire al centrosinistra di essere vincente”.

Alle Regionali, ha precisato, non sarà candidato come consigliere. “Finalmente svolgerò il ruolo di docente, con la gioia nel cuore di aver contributo come cittadino impegnato a far vincere le elezioni e a far sì che l’azione di governo sia basata ogni giorno sui valori del centrosinistra e condotta con umiltà e mai con arroganza”. Programma che parte da un piano straordinario per il lavoro. 

Quanto al suo rapporto con Frattura, “nulla di personale”, ha chiarito Ruta. “Ma con le scelte che ha fatto sulla sanità, troppo spinta verso il privato, è venuto meno il diritto alla salute per i cittadini meno abbienti, che oggi rinunciano finanche a curarsi, perché non possono permetterselo. Se Paolo avesse fatto altre scelte – ha concluso – avrei sostenuto Paolo, ma ha fatto scelte opposte e la mia posizione è quella che ho sempre espresso”.

 

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