Questo l’esito delle gare bandite dal Comune di Isernia per affidare ai privati la gestione delle due strutture. La parola passa alla commissione per l’apertura della busta pervenuta per il ‘Lancellotta’
ISERNIA. Impianti sportivi di Isernia: bene, ma non certo benissimo l’idea del Comune di affidare ai privati la gestione del palazzetto di via Giovanni XXIII e lo stadio Lancellotta. Il termine di presentazione delle domande è scaduto nei giorni scorsi. E’ andato deserto il bando per il palasport, mentre per lo stadio è pervenuta solo un’offerta, che dovrà essere esaminata dalla commissione dopo l’apertura della busta.
I bandi erano rivolti alle società sportive, ma anche agli enti di promozione sportiva, alle associazioni dilettantistiche e alle discipline associate. Il progetto dell’amministrazione di Palazzo San Francesco era quello di individuare i gestori con i quali stipulare una convenzione ad hoc per l’affidamento, della durata di almeno 5 anni, con un canone annuo di 1.200 euro.
L’affidamento all’esterno della gestione degli impianti avrebbe consentito al Comune di incrementare i livelli di controllo sull’impiego delle strutture medesime, responsabilizzando gestori e fruitori, permettendo inoltre un più ampio accesso ai cittadini interessati a svolgere attività sportive e motorie, per effetto di una maggiore elasticità negli orari, non dovendosi rispettare i turni di lavoro dei dipendenti pubblici, migliorando conseguentemente l’utilizzo degli impianti. Progetto che potrebbe andare in porto per lo stadio, mentre per il palazzetto è tutto da rivedere.
Soddisfatta a metà Antonella Matticoli, assessore comunale allo Sport, perché l’ente, potrà sgravarsi dalla gestione di uno degli impianti.
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