Elezioni Regionali, caos nel centrodestra: salta la candidatura di Donato Toma, ma anche no

A poche ore dall’investitura ufficiale, a rischio la quadra sul nome del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Campobasso. Si riapre il tavolo delle trattative, mentre si profila anche l’ipotesi di una spaccatura dello schieramento: metà con Toma, metà con un nome alternativo

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CAMPOBASSO. Elezioni Regionali, per un attimo messa in discussione anche l’indicazione di Donato Toma a candidato governatore del centrodestra. La notizia choc, considerata la ristrettezza dei tempi e le febbrili trattive delle ultime ore, si è diffusa nel pomeriggio di oggi, 14 marzo, quando si era a un passo dall’investitura. Tuttavia, sono arrivate una serie di smentite dai big dei partiti che pare insistano sul noto professionista.

Il nome del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Campobasso, tecnico prestato alla politica come assessore esterno nelle giunte Di Bartolomeo (per il passato) e Di Biase (in tempi attuali) per le sue doti di ‘risanatore di bilanci’, era venuto fuori nella notte appena trascorsa, a seguito di un’intensa trattativa tra i maggiorenti del centrodestra molisano, in particolare Michele Iorio, Aldo Patriciello e Annaelsa Tartaglione.

“Ho dato la mia disponibilità”: queste le dichiarazioni fatte da Toma all’Ansa solo questa mattina, quando sembrava davvero che la sua fosse la figura in grado di fare sintesi, che questa sera, alle 19, sarebbe stata presentata anche ai ‘cespugli’ per il benestare.

Eppure qualcosa sembrava essere andato storto, quando, nel pomeriggio, si è saputo che da più parti, in particolare tra i movimenti civici e moderati, sarebbe stata messa in discussione la sua candidatura, per proporre quella di un professionista molisano molto stimato, ultimamente impegnato fuori regione. Tentativo verosimilmente naufragato per la determinazione dei partiti principali dello schieramento, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e ‘Quarta gamba’, che, invece, hanno difeso con fermezza la scelta fatta. Si è finanche profilata l’ipotesi di una spaccatura dello schieramento, viste le due riunioni, distinte e separate, in corso a Isernia. Ma la situazione sembrerebbe rientrata.

 

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