Regionali, c’è il nome del centrodestra: Donato Toma verso l’investitura

Il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Campobasso, ex assessore nella giunta Di Bartolomeo e attuale componente esterno nell’esecutivo di Bojano guidato da Marco Di Biase, avrebbe sorpassato Tecla Boccardo mettendo d’accordo i quattro partiti principali della coalizione


di Pasquale Bartolomeo

CAMPOBASSO-ISERNIA. Colpo di scena nel centrodestra dopo lo stallo tra Michele Iorio e il resto della coalizione sul nome di Tecla Boccardo. Rispetto alla terna di nomi che vedeva la sindacalista Uil favorita, con il placet di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, su Michele Scasserra e Luisa Iannelli, graditi all’ex governatore, alla fine potrebbe spuntarla un quarto incomodo.

Il nome è quello del professionista di Campobasso Donato Toma, considerato vicino anch’egli a Forza Italia. Presidente dell’Ordine dei commercialisti di Campobasso, 60 anni compiuti a dicembre, docente a contratto presso l’Università del Molise di ‘Management, Imprenditorialità e Innovazione’, è stato assessore esterno nella giunta di Gino Di Bartolomeo per circa un anno, dal 2 maggio 2013 al 29 maggio 2014. Le sue deleghe: bilancio, tributi, patrimonio, politiche comunitarie, contenzioso, controllo di gestione, società partecipate. La sua è la classica figura tecnica, ‘pescata’ dalla società civile, seppure con una precisa connotazione di centrodestra. Candidato a Palazzo San Giorgio nel 2014 da assessore uscente nelle file di Forza Italia, non risultò eletto. Attualmente, è componente esterno della giunta di Marco Di Biase presso il Comune di Bojano, con deleghe a programmazione economica, finanza, bilancio, tributi e patrimonio.

Considerato un abile risanatore di bilanci, in passato è stato revisore unico presso le Comunità montane ‘Molise centrale’ e ‘Matese’, nonché presidente del collegio sindacale dello Zuccherificio del Molise Spa e revisore dei conti nei Comuni di San Polo Matese, Gildone, Montelongo, Jelsi, Petrella Tifernina, Acquaviva Collecroce e Riccia; componente del collegio dei revisori del comune di Campobasso e dell’Istituto Autonomo Case Popolari del capoluogo.

Potrebbe essere il suo, dunque, il nome che metterebbe d’accordo i quattro principali partiti della coalizione (Fi, Fdi, Lega e Noi con l’Italia). Le trattative sono proseguite febbrili nella notte: ma a meno di ulteriori colpi di scena con altre figure o di improbabili controsorpassi, la quadra potrebbe essere stata alfine trovata.

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