
Le Federazione Dem di Isernia ha designato quattro delegati, di concerto con la segretaria Fanelli, per tentare la sintesi con l’ala di centrosinistra facente capo a Roberto Ruta. Ma manca il nome ‘terzo’ in grado di mettere tutti d’accordo
ISERNIA-TERMOLI. Trattativa riaperta. Nel centrosinistra molisano si cerca ancora l’unità. Con il governatore Paolo Frattura che – per ora – continua a lavorare alla composizione delle liste per le Regionali, ma senza una investitura unanime delle Federazioni di Termoli e Isernia del Pd, riunitesi ieri sera. Le posizioni, ormai, sono note: discontinuità da un lato, riconferma piena del governo uscente dall’altro.
Da Termoli, in particolare, si è deciso di dare mandato al segretario regionale dem Micaela Fanelli per tentare la strada dell’unità, allargando la rosa dei nomi in campo. In sostanza, nel Partito Democratico si guarda ancora ad allargare la coalizione a Molise 2.0 di Roberto Ruta, che la settimana scorsa si era detto pronto a un passo indietro – come lo stesso Frattura – per fare sintesi su un nome condiviso come quello di Antonio Di Pietro. Ma l’ex pm ha rifiutato, lasciando così le due anime del centrosinistra senza il candidato governatore. E facendo ripartire le ostilità tra le due fazioni, con la trattativa tra Pd (rappresentato dalla Fanelli) e Molise 2.0 (con l’ex deputato Danilo Leva) che si è arenata dopo meno di 24 ore, rimettendo così in pista le ipotesi del Frattura bis e di Ruta presidente.
Anche da Isernia l’indicazione di una parte del Pd è stata quella di tendere ancora la mano all’Ulivo 2.0 e ai movimenti civici. Per questa ragione, è stata individuata una delegazione di quattro persone – Franco Capone, Stefano Buono, Luciano Sposato e Ovidio Bontempo – che di concerto con il segretario regionale dovrà cercare di ricucire con i rutiani. Non è detto, ovviamente, che questi tentativi vadano a buon fine, anzi. Anche perché di nomi ‘terzi’ in grado di mettere tutti d’accordo, non se ne vedono. Ma già da stamani si torna a lavorare per ricucire gli strappi. Un compito non facile, con il tempo che stringe inesorabile, sempre di più.
Se non si riuscirà nell’intento, da Statuto ci sarà la riconferma del presidente uscente Paolo Frattura, che intanto continua nel difficile lavoro di amalgamare le liste dei candidati consiglieri. La strada è in salita, per tutti.
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