HomeSenza categoriaRegionali, il centrodestra ‘imbarca’ il centrosinistra: 11 liste, il trionfo dei saltafossi

Regionali, il centrodestra ‘imbarca’ il centrosinistra: 11 liste, il trionfo dei saltafossi

ALEMANNO PERRELLASOVRANISTI. Cambiando casa, clamorosa l’indiscrezione che vedrebbe in ‘pole position’ nel Movimento Nazionale Sovranista la candidatura dell’accoppiata Angela Fusco e Carlo Perrella. Madre e figlio, uniti per vincere. Tuttavia, le parole del leader nazionale Gianni Alemanno, prossimo al ritorno in regione, procederebbero in tutt’altra direzione: questi, infatti, punterebbe tutto su volti nuovi e non sugli uscenti, smentendo di fatto l’abbinata familiare e lasciando quasi certamente campo soltanto a Perrella junior. Sarebbe, invece, già sull’uscio, pronta ad entrare nel Movimento, e quindi nella sua lista, Mena Calenda. La consigliera municipale pentra, fuoriuscita solo ieri dal gruppo di Forza Italia a Palazzo San Francesco, già in passato vicina ai Sovranisti, sarebbe corteggiatissima anche dai Popolari per l’Italia di Vincenzo Niro e dalla Lega. Ma il partito dei Perrella resterebbe nella corsia preferenziale.

POPOLARI PER L’ITALIA. A proposito dei Popolari, l’ex presidente del Consiglio regionale Niro primeggerebbe senza timori all’interno della lista. Tuttavia, c’è spazio anche per altri nomi di rilievo, soprattutto amministratori locali: oltre ai sindaci di Sant’Agapito e Rocchetta a Volturno, rispettivamente Giuseppe Di Pilla e Teodoro Santilli, si potrebbe verificare il quasi incredibile passaggio nel gruppo del primo cittadino di Vastogirardi Andrea Di Lucente, fino a ieri considerato blindato tra le file della lista dell’assessore Pierpaolo Nagni.

UDC. Pronti a sostenere la candidatura a governatore di Toma anche dall’Udc. Per il partito dello scudo crociato si rivede l’ex consigliere regionale isernino Mimmo Izzi ed è quasi certa la discesa in campo del sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini. Il segretario in carica Teresio Di Pietro starebbe, invece, valutando di cedere il passo per la candidatura di una donna, a lui vicinissima.

ORGOGLIO MOLISE. Con il presidente dell’ordine dei commercialisti di Campobasso, c’è naturalmente anche Orgoglio Molise. La nuova civica di Vincenzo Cotugno appare cucita su misura addosso al presidente del Consiglio regionale in carica ed eletto in seno all’attuale maggioranza di governo. Questi avrebbe poi strappato l’ok alla partecipazione al sindaco di Santa Croce di Magliano Donato D’Ambrosio. Ma non si escludono altri colpi di scena allo scadere.

paola liberanome donato tomaANIMALISTI. Nel lungo elenco delle liste del centrodestra figura, poi, quella del Movimento animalista: in gioco, oltre all’avvocato Paola Liberanome, coordinatrice per il Molise, parrebbe esserci l’ex consigliere comunale isernino Domenico Di Baggio.

Pronto a candidarsi anche Salvatore Micone, consigliere regionale uscente, eletto all’opposizione nelle file del centrodestra, trasmigrato armi e bagagli con Frattura, di cui ha retto la maggioranza fino ad oggi, e tornato alla base, prima a sostegno del giudice Di Giacomo e ora al fianco di Toma. Lui potrebbe, in assenza di numeri e nomi per il suo ‘Molise che vorrei’, finire ospite di qualche altra lista del centrodestra.

FORCONI. Anche i Forconi saranno della partita, pare con l’ex sindaco di Oratino Orlando Iannotti e, sembrerebbe, con il battagliero Michele Lombardi, isernino notoriamente impegnato in campagne a difesa della legalità e della giustizia.

Tra i cespugli, infine, pare che il movimento Idea non presenterà una propria squadra e che i suoi massimi rappresentanti, Maurizio Tiberio e Rosario De Matteis, non sarebbero neppure intenzionati a partecipare in prima persona alla competizione elettorale.

Lo scenario è di per sé interessante, con un’armata, per certi versi ibrida, che punta allo scranno più alto di palazzo D’Aimmo e, a cascata, sul resto delle poltrone disponibili, sperando di occuparne il più possibile.

Sempre che, tra un salto e l’altro, qualcuno non ci sbatta il muso. La Goggi nel ’72 cantava:
“Chi salta il fosso non ritorna indietro
Dopo la sbornia non sei più allegro
Chi salta il fosso non ritorna indietro
Non torna il conto, non sei più tu”

Gli aspiranti candidati sono avvisati.

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