Donato Toma per il centrodestra in lizza con 10 tra partiti e movimenti a suo sostegno. Cinque, invece, le frecce all’arco di Carlo Veneziale per il centrosinistra: ma favorito resta Andrea Greco per i Cinque Stelle, che per primi si sono visti ammettere la lista già nella serata di ieri. Il governatore uscente non correrà neppure da consigliere. A sorpresa spunta anche CasaPound con Agostino Di Giacomo
CAMPOBASSO. A 12 ore dalla chiusura ufficiale, la campagna elettorale per il rinnovo della presidenza della Giunta e del Consiglio regionale del Molise è già ufficialmente cominciata. Per succedere a Paolo Frattura, sarà corsa a quattro: Donato Toma (centrodestra), Carlo Veneziale (centrosinistra), Agostino Di Giacomo (CasaPound) e Andrea Greco (Movimento Cinque Stelle). I grillini hanno battuto tutti sul tempo: dopo aver selezionato i 20 candidati consiglieri sul web attraverso il voto delle Regionarie, sono stati i primi, già ieri sera intorno alle 20, a presentare la lista in Corte d’Appello a Campobasso, regolarmente ammessa.
Operazioni ancora in corso, invece, per le due coalizioni, alle prese con la preparazione di tutta la documentazione necessaria e con le ultime operazioni di convincimento dei candidati. Con Toma, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Campobasso, correranno 10 liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Udc, Insieme per il Molise (la lista di Michele Iorio), Orgoglio Molise (con Vincenzo Cotugno capolista), il Movimento nazionale per la Sovranità, i Popolari per l’Italia, i Forconi e il Popolo della Famiglia (lista, quest’ultima, già presentata ufficialmente alla stampa nei giorni scorsi). Un assembramento da artiglieria pesante, con volti noti, transfughi del centrosinistra, amministratori locali e anche una discreta presenza di esponenti della società civile, neofiti della politica.
Staccato dal resto della coalizione, invece, il movimento di estrema destra CasaPound, che correrà con il coordinatore provinciale di Isernia Agostino Di Giacomo. Mancano ancora alcuni adempimenti, ma per la deadline dovrebbe essere tutto pronto.
Cinque, invece, le liste a sostegno dell’assessore uscente Veneziale, figura in grado di ricomporre i cocci di un centrosinistra lacerato tra fratturiani e rutiani. Un’unità difficile, ottenuta non senza qualche distinguo. Ma che comunque rimette pienamente in partita anche la coalizione di governo, dove c’è stato il definitivo passo indietro del governatore Paolo Frattura, che non sarà neppure candidato sul proporzionale come consigliere, alla pari di Roberto Ruta, leader di Molise 2.0. Con Veneziale, parteciperanno alle elezioni il Pd (con Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla), Molise di Tutti di Pierpaolo Nagni, Leu per il Molise, Unione per il Molise (con Cristiano Di Pietro e Salvatore Ciocca) e una lista di Ruta che dovrebbe chiamarsi proprio Molise 2.0.
Non sarà della partita, infine, l’avvocato Michele Marone, che si è ritirato ufficialmente nel pomeriggio di ieri non senza una certa polemica verso il centrodestra, coalizione cui comunque appartiene, ma con la quale non è stato possibile trovare una sintesi.
A mezzogiorno di oggi, 24 marzo, suonerà il gong: e inizieranno i botti.
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