Iorio: ecco perché ho detto sì a Toma. Ma restano i dubbi sui ‘saltafossi’

Il retroscena della candidatura dell’aspirante governatore del centrodestra (guarda la videointervista)

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ISERNIA. Uniti per sconfiggere il ‘pericolo’ Cinque Stelle. Senza riserve di sorta sul candidato Donato Toma, “perché non ne ho mai avute”. Ma con l’evidente imbarazzo per alcune ‘ingombranti’ presenze. Michele Iorio rompe il silenzio. Nel giorno della presentazione ufficiale delle liste per le Regionali del 22 aprile, l’ex governatore convoca la stampa dopo una settimana di riserbo assoluto e spiega le ragioni del suo sì a Toma: un lasciapassare per salvaguardare l’unità della coalizione, che egli aveva visto in bilico dopo la presa di distanze da parte di alcuni movimenti civici dal nome del presidente dell’Ordine dei commercialisti di Campobasso. Ma, soprattutto, “per salvaguardare la regione da governi improbabili, basati su programmi che non conosco a sufficienza. Finora sento solo parlare di vitalizi, che vanno pure affrontati, ma questo non basta”.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A IORIO (Immagini e montaggio a cura di Pino Manocchio)

Di qui la scelta della partecipazione, dopo 12 anni, sul proporzionale, come semplice consigliere. “Con tutto l’entusiasmo possibile – ha detto Iorio – Sono pronto a misurami coi cittadini e a chiedere loro la fiducia per riportare il centrodestra al governo di questa regione”. L’ex presidente sarà a capo della lista ‘Iorio per il Molise-Noi con l’Italia’, una civica “equilibrata, che costituisce la parte migliore della coalizione”. Priva com’è di transfughi nel centrosinistra, vero tallone d’Achille del centrodestra, a causa di alcuni ritorni più o meno eccellenti. Un modo per rispondere, coi fatti, anche all’ex senatore Ulisse Di Giacomo, che lo aveva dato per politicamente finito. “Ulisse spesso è tranchant con i suoi giudizi – ha replicato Iorio, senza polemica – ma su una cosa di sicuro si sbaglia. Quando dice che sono finito: io invece sono qua e finché avrò vigore ci sarò”.

“I transfughi – ha detto Iorio tornando al punto – creano sicuramente qualche sconcerto negli elettori e nei cittadini, ma credo sia sempre più importante il programma e ciò che si vuol fare del futuro. Penso che le situazioni di conflittualità e di contrasto permangano tuttora, ma non mi spaventano. Il centrodestra non ha avuto la capacità di esprimere una soluzione politica che avrei preferito personalmente, con le caratteristiche che una soluzione del genere deve avere. Continuo ad avere qualche perplessità su qualche transfuga, non mi posso dire soddisfatto di questo aspetto, sicuramente è un elemento di disturbo nella chiarezza e coerenza delle posizioni, seppure esiste in politica la possibilità di rivedere le proprie posizioni, anche in conseguenza di uno sfaldamento del centrosinistra o giù di lì. E’ la prima volta, credo, che una maggioranza di governo non ricandida il suo presidente. Sono dunque convinto che, facendo vincere il centrodestra, facciamo l’interesse del Molise. Inviterò i molisani a riflettere prima del voto. Qui – ha aggiunto – sta la ragione della mia partecipazione e della mia lista: per fermare lo tsunami grillino, in quanto ritengo di rappresentare una parte non secondaria della coalizione, quella parte che richiederà il rispetto dei programmi, correggendo gli errori e valorizzando le cose buone fatte”. Ma allora perché il silenzio, dopo l’individuazione di Toma come candidato condiviso dai principali partiti della coalizione? “Le perplessità dei civici – ha chiarito Iorio – mi hanno indotto a qualche riflessione, ma l’importante è che abbiamo ritrovato l’unità. Alcuni esponenti dei movimenti civici sono presenti nella mia lista, ma anche nelle altre: dunque, l’operazione di ricucitura è perfettamente riuscita. Ero solo preoccupato dal frazionamento delle persone, non ho mai avuto riserve sulla figura del candidato Toma. E oggi posso dire con soddisfazione che rimaniamo legati al centrodestra. Del resto, avevo accettato Toma e gli avevo comunicato personalmente la decisione, chiedendogli di chiarire la sua posizione presso il Comune di Bojano. Cosa che lui ha fatto subito per rappresentare il centrodestra”.

A chi ritiene che, dopo la recente condanna a sei mesi che ne farebbe scattare la sospensione dall’eventuale carica di consigliere per 18 mesi, la figura di Iorio possa aver perso il giusto appeal, l’ex governatore ha replicato senza nascondersi. “Rispetto la legge – queste le sue parole – nonostante non condivida la sentenza. Ho la coscienza a posto, limpida, e le mani pulite – ha concluso – Vorrei sentire chi va sventolando certificati penali dopo aver fatto 30 anni di amministrazione e dopo aver gestito miliardi. Sarò sospeso fino alla pronuncia della Cassazione, che spero arrivi nel più breve tempo possibile”.

Pba

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