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SonaSernia, un successo il concerto in auditorium. Pienone ed emozioni per tutti i gusti

L’evento voluto e organizzato spontaneamente dalle tre compagini di musicisti isernini ha visto una sala colma di persone unite da un amore trasversale per la musica


ISERNIA. C’è una cosa su cui Sottotiro, Harlem 91 e Onda d’Urto concordano: “La musica è uno strumento per unire, mai per dividere”. E a giudicare dalla risposta del pubblico isernino non è davvero possibile dire il contrario. L’auditorium ‘Unità d’Italia’ si vede raramente così pieno, ma quando succede è sempre per eventi di richiamo che magari riescono a rivendicare l’orgoglio di saper fare spettacolo e cultura anche in una piccola città come Isernia.

“È nato tutto per caso: una sera stavamo ascoltando gli amici di ‘Onda d’urto’ suonare nel centro storico e, dopo il concerto, davanti a una birra ci siamo detti che era ora di salire sul palco insieme e scuotere un po’ la situazione”. Così Luciano Cristicini, batterista e portavoce degli Harlem 91, formazione isernina storica che propone il repertorio più bello dei Nomadi. “Abbiamo scelto questi gruppi per fornire una proposta che possa soddisfare tutti: dagli anni ’60 e ’70 con noi, al cantautorato italiano con i Sottotiro, al rock degli Onda d’Urto, ragazzi che rappresentano un po’ la nuova generazione dei musicisti di Isernia. Tutto per dare un filo logico alla serata”.

Anche Paolo Perpetua, tastierista dei Sottotiro, concorda. “Una sfida, magari venuta fuori un po’ per caso, ma che credo siamo riusciti a portare a termine in maniera divertente e soddisfacente per tutti. La cosa più bella della musica è proprio questa: puoi ritrovarti sul palco a suonare con musicisti di ottant’anni come di venti dai quali si può solo imparare. Di sicuro noi sentiamo di avere ancora tantissimo da dire, facendo crescere sia la qualità delle nostre esibizioni che la nostra proposta di repertorio, costruito sui grandi successi di Dalla e De Gregori. Abbiamo visto nella nostra formazione tantissimi musicisti che poi hanno spiccato il volo: l’insegnamento che può darci la musica e il suonare insieme è proprio quel collante incredibile che forse dovremmo imparare a usare tutti i giorni”.

Ultimi in scena, e più giovani, ma non per questo meno grintosi: gli Onda d’Urto nascono infatti nel 2013 e portano sul palco estrazioni musicali apparentemente lontane riuscendo a coniugare Vasco, Ligabue e Caparezza. “Trovare la ‘pasta’ certe volte è difficile, noi siamo trasversali anche come età, e magari io e il batterista (Nicola Palladino, uno degli organizzatori della serata, ndr) abbiamo qualche difficoltà a rapportarci agli altri che rispetto a noi sono molto giovani”, commenta Ivan Zullo, il cantante. “Però ci divertiamo insieme, e cerchiamo di imparare gli uni dagli altri.” E sui dibattiti e le questioni nate a seguito di alcuni recenti ospiti saliti sul palco dell’auditorium, risponde: “A me interessa la musica. Le polemiche che magari possono nascere non mi riguardano”.

Pierre

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